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SBK, Laverty: “Redding fa 2km di strada in più con la BMW rispetto a Bautista”

“A Jerez, in due curve, Alvaro prendeva mezzo secondo a Scott. C’è un problema grosso da risolvere e la situazione non è semplice perché non si sa quale sia. BMW deve cambiare mentalità, al momento il pilota che meglio si adatta alla M 1000 RR è Gerloff”

SBK: Laverty: “Redding fa 2km di strada in più con la BMW rispetto a Bautista”

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È stato un inizio di stagione molto complicato per BMW. Dopo i test in Europa di Jerez e Portimao, le difficoltà sono proseguite anche a Phillip Island, dove gli alfieri della Casa di Monaco sono stati costretti a rincorrere.

Scott Redding non ha avuto molto voglia di parlare e allora ci ha pensato Eugene Laverty a spiegare quanto sta accadendo nei box del team ufficiale e in quello satellite Bonovo, dove l’ex pilota ha una quota e svolge al tempo stesso l’attività di coach in pista per tutti e quattro i piloti.

Un giudizio molto chiaro ed equilibrato quello di Eugene, che spiega al meglio le dinamiche.

“Come ben sapete da quest’anno inizio una nuova avventura  - ha detto - dopo i test di Phillip Island i problemi continuano a persistere e BMW deve lavorare perché c’è tanto da fare. Il motore è molto performante, ma è difficile controllare la potenza. Ci manca quindi quella stabilità che hanno le altre moto come ad esempio Ducati e Yamaha”.

Eugene, qual è l’ostacolo più grande?

“Al momento gli ingegneri non sanno quale sia il problema principale da risolvere, dato che ogni giorno ne compare uno nuovo. Magari al mattino abbiamo alcune difficoltà, poi al pomeriggio subentrano altre problematiche con l’aumento delle temperature e le diverse condizioni”.

Guardando da fuori i vari piloti, quale pensi sia la differenza sostanziale tra la BMW e la Ducati di Bautista?

“Stiamo facendo troppi metri, sia in ingresso che in uscita dalla curva, senza riuscire a capire il motivo. Sembra che la moto non giri e le nostre linee sono veramente diverse. Sembra che Redding faccia 2km di strada in più con la BMW rispetto a Bautista e la stessa cosa vale anche per gli altri”.

Laverty ricorda poi un episodio.

“Penso al test di Jerez e alle difficoltà riscontrate nella seconda  e sesta curva. Guardando i filmati, in due curve Scott prendeva quasi mezzo secondo da Alvaro e la cosa non è accettabile”.

Abbiamo visto Redding particolarmente seccato.

“Scott sa come guidare la moto e l’abbiamo visto lo scorso anno, dove è riuscito ad arrivare sul podio. Non è un momento facile per lui e la nuova moto non ha fatto step rispetto alla precedente. Bisogna procedere con calma, facendo un passo alla volta”.

Chi pensi sia quello che meglio si adatta al momento?

“Pare che questa moto si adatti bene alle qualità di Garrett. Ha uno stile diverso ed è paziente, non ha fretta di arrivare, perché lavorare passo dopo passo”.

Laverty cosa può fare in tutto ciò per aiutare BMW?

 “In BMW non c’è la priorità di affrontare  subito il problema più grande. Bisogna cambiare mentalità e io dovrò aiutarli ad andare verso una nuova direzione”.

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