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MotoGP, Mir: "La strada presa da Honda è giusta, ci manca solo consistenza"

"Dobbiamo trovare più margine, non puoi attaccare al 100% per tutta la gara. Se perderemo le concessioni sarà perché ce lo siamo meritato"

MotoGP: Mir:

Quest’anno Joan Mir è salito sul podio con la sua Honda due volte, l’ultima a Sepang.  I passi avanti fatti da HRC sono sotto gli occhi di tutti e rimangono ancora due GP per finire la stagione in bellezza. Festeggiare di nuovo sul podio è l’obiettivo anche a Portimao?

“Vedremo, è vero che su questa pista le aspettative sono più alte di quanto fossero a Malesia - risponde lo spagnolo -A Sepang di solito fatichiamo, mentre qui potremo fare un buon fine settimana, perché no? È un circuito speciale, con tante curve cieche, è difficile fare la differenza. Ci proveremo, la fiducia è al massimo livello in questa stagione. Sarà importante trovare quella costanza che ancora ci manca, riusciamo a essere veloci, ma dobbiamo avere più margine, perché non è possibile attaccare al 100% per tutta la gara. È quello che ci può dare più consistenza”.

A Sepang ha fatto la gioia dei occhi dei fan, con una guida non solo efficace, ma anche spettacolare.

Quando puoi lottare per un risultato che merita, dai qualcosa di più. Succede a livello inconscio, riesci a dare qualcosa di più perché sei contento. In un weekend perfetto possiamo ottenere buoni risultati, ma mi piace anche che la gente si diverta vedendomi guidare. Anche se, per trovare quella consistenza di cui parlavo, forse dovrò rallentare un po’” ha concluso con una risata.

Poi Joan è tornato serio quando ha pensato alla possibilità che Honda perda le concessioni. Basterà fare 19 punti negli ultimi due GP perché accada.

Penso che se non avremo più le concessioni sarà perché ce lo saremo meritato - ha riflettuto Mir - Penso che non siamo più in quel momento in cui non sappiamo cosa fare per essere più veloci, abbiamo trovato la direzione giusta che ci porterà a migliorare ancora, se lavoreremo bene. Le concessioni sono state importanti negli ultimi anni, ma se non le avremo più non sarà un problema”.

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