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MotoGP, Quartararo: "Bastianini rivale per il titolo? Basta un errore e torna in lizza"

"In questo momento non lo vedo allo stesso modo di Pecco ed Aleix per il titolo, ma in MotoGP basta pochissimo per cambiare tutto ed è vicino in classifica. Non cambierà il mio approccio dopo Aragon, attaccherò sempre"

MotoGP: Quartararo:

Fabio Quartararo probabilmente deve ancora del tutto digerire quanto accaduto ad Aragon. Il francese aveva dimostrato nel fine settimana di avere il passo per lottare quanto meno per un posto sul podio, ma l’incidente di gara che l’ha messo fuori causa dopo l’impatto con Marc Marquez ha causato uno zero pesantissimo in classifica iridata, spalancando la strada ai due rivali per il titolo che hanno ridotto il gap dal francese.

Motegi è un tracciato che sulla carta potrebbe essere di aiuto per Fabio e la sua Yamaha, ma la MotoGP non corre qui dal 2019 e questa stagione ci ha insegnato che adesso è veramente difficile identificare un singolo tracciato come favorevole o meno ad una moto. Sarà una sorta di appuntamento al buio con la pista per tutti, ma Quartararo dovrà affrontarlo con la pressione di dover gestire il residuo vantaggio in classifica nei confronti di Bagnaia ed Espargarò. In più Fabio dovrà fare i conti con la brutta abrasione al petto che si è procurato ad Aragon nella caduta. 

"Mi sento bene, ho potuto allenarmi - ha spiegato il francese fa un pochino male, ma credo che sulla moto non avrò problemi. Magari brucerà un po’ all’inizio, ma non lo vedo un grosso problema per poter guidare la moto". 

Pensi che Motegi sia una pista Yamaha?
"Alla fine su ogni pista siamo veloci. Se controlli, anche ad Aragon lo ero, in passato non lo ero mai stato. Questa volta avevo un ottimo passo, peccato che la gara sia finita presto. Sul discorso del passo gara non ci sono dubbi che possiamo essere veloci ovunque, ma c’è anche da capire che continuiamo ad avere difficoltà a superare. A Motegi sono sempre stato velocissimo, quindi non vedo l’ora di correre".

Il grip qui è sempre stato buono e la tua M1 di solito si trova bene quando c'è questa condizione. Temi la pioggia?
"Anche nel 2019 qui il grip era molto alto. Ho corso con Marc e Dovi, una bella lotta. In generale dove c’è più grip noi ci troviamo bene, a Mandalika siamo andati fortissimo sul bagnato quindi non credo di dover temere la pioggia. Mi divertirei di più sull’asciutto, ma alla fine andrebbe bene qualsiasi scenario". 

Come pensi di gestire il tuo vantaggio in campionato che adesso si è ridotto così tanto?
"Alla fine cosa puoi fare. Siamo di nuovo al punto in cui tutti e tre siamo racchiusi in 17 punti e sembra di essere di nuovo ad inizio stagione, quando tutti spingono al massimo. Poi c’è anche Enea che è ancora in lotta, ma di certo noi tre siamo racchiusi in questi 17 punti e questo ci porterà a spingere al massimo ed è una cosa che mi piace". 

Cosa pensi di Bastianini, lo vedi ancora in lotta per il mondiale?
"Per me Enea come pilota è velocissimo, molto forte. Mancano cinque gare alla fine ed a questo punto lo vedo meno come un contendente per il titolo perché è a 48 punti da me. Ma alla fine se qualcuno di noi commette un errore non è poi così lontano, ma non credo che sia più un vero contendente. Ha fatto una gara fantastica ad Aragon, lo vedo come un rivale ma di meno rispetto a Pecco ed Aleix per il titolo". 

Rispetto al 2019 credi che ci saranno valori in campo molto diversi?
"Penso che cambieranno tante cose. Penso che sarà difficile gestire il meteo, ma se dovesse restare asciutto credo che saremmo tutti più veloci sul giro rispetto al 2019. Tutti siamo migliorati, le moto sono migliorate molto. Penso che qui l’holeshot sia un Device che può fare la differenza, almeno sull’asciutto". 

Per questo finale si stagione pensi di correre in difesa o continuerai ad attaccare?
"Io cerco di correre sempre al massimo, l’ho fatto nel 2020 e l’ho fatto anche nel 2021, anche quando avevo tanti punti di vantaggio in classifica. Cercavo sempre di lottare per il titolo. Quest’anno non ho mai avuto un enorme vantaggio in classifica, ma ho sempre dato il massimo in ogni gara e non cambierà da qui a fine anno". 

Ti abbiamo visto suonare al DJ Set di Yamaha Music, hai già scelto il tuo nome da musicista?
"Non ho scelto il mio nome da DJ! Devo trovarlo, anche sull’aereo ho avuto 12 ore per suonare con il computer e mi sono divertito. E’ stato bello visitare Yamaha Music, non me la immaginavo così grande ed è stato bellissimo". 

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