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MotoGP, Morbidelli: “Oggi c’era più grip e tutti sono andati più forte, tranne me”

“Mi aspettavo di avere più velocità, con più grip ho fatto fatica. Fisicamente mi sono sentito meglio ma non ho avuto la velocità che mi aspettavo. Per il 2022 Pecco è l’italiano candidato numero 1 al titolo, io spero di tornare al top della forma”

MotoGP: Morbidelli: “Oggi c’era più grip e tutti sono andati più forte, tranne me”

Non è stata premiata con i punti la gara di Portimao di Franco Morbidelli. Ad aprile, Morbido era stato capace di portarsi a casa un quarto posto dopo la volata persa con Mir per l’ultimo posto sul podio; oggi, tra una condizione fisica ancora non eccellente e un processo di conoscenza della M1 ancora agli stadi iniziali, il 21 della Yamaha ha dovuto accontentarsi dell’ultimo posto finale, il 17°, a ridosso comunque del gruppo. Un miglioramento deciso, a livello di distacco sul traguardo, rispetto alle gare precedenti: un risultato tuttavia inatteso per il Morbido viste le premesse del weekend, come lui stesso ha raccontato dopo la gara.

“Fisicamente ho dovuto mollare meno, rispetto a Misano. Abbiamo fatto un bel lavoro nel migliorare la moto, rendendola meno esigente, mi sono sentito meglio anche fisicamente rispetto a Misano anche se il miglioramento non è stato così speciale. Sono riuscito a spingere per tutto il gran premio ed è una cosa positivaha commentato il Morbido in conferenzaIl problema è che il mio potenziale non era alto, non avevo la velocità che mi aspettavo di avere. Durante le libere siamo stati abbastanza veloci, avevamo messo in mostra dei buoni giri e un buon ritmo, anche con gomme usate. Oggi però c’era più grip, a parte me tutti sono andati più veloci. Cercheremo di capire cosa è successo e di migliorare per Valencia”.

Hai visto l’incidente di Binder con Foggia, cosa ne pensi?
“Per Foggia è stato un incidente sfortunato, non se lo meritava sicuramente. Si meritava di giocarsela fino alla fine della gara, ma la Moto3 è una categoria pazza, ci sono piloti che sono più pazzi di altri. A volte queste cose stupide succedono”.

Secondo te è stata una mossa particolarmente pericolosa o rientra nella normalità della pazzia della Moto3?
“Rientra nella pazzia normale della Moto3 all’ultimo giro. Non è una cosa normale, lo è per la Moto3”.

In conferenza stampa Bagnaia ha suggerito che probabilmente la MotoGP dovrebbe prendere in considerazione una superlicenza, così come la FIA ha fatto per permettere l’accesso alla Formula 1. Pensi che sia una buona idea visto che Darryn salirà direttamente in MotoGP con la reputazione che ha?
“Non voglio pensarci più di tanto, ma potrebbe essere una buona cosa fare in modo che, per salire in MotoGP, sono necessari dei risultati o un buon pedigree. È un bel punto di vista, sono d’accordo, perché no? A volte però alcuni piloti che, dal punto di vista numerico, non sono al top raggiungono la MotoGP e fanno bene. Guardate Fabio, ad esempio, non era al top in Moto3 e Moto2 mentre in MotoGP ha fatto molto bene. Non direi già ora che Darryn in MotoGP sarà lo stesso pilota che stiamo vedendo adesso in Moto3, non lo darei per certo”.

Alla luce dell’ennesima conferma di Pecco, di te che avrai carte migliori da giocarti e dell'incognita costituita da Márquez, in vista del prossimo anno pensi che gli italiani daranno l’assalto più credibile al titolo della MotoGP?
“Sono d’accordo, guardando i risultati di oggi sicuramente Pecco [è il candidato numero uno], io lavorerò per riuscire a buttarmi nella lotta. Ci sono anche altri italiani forti, c’è Luca, c’è la Bestia, ci sarà Bez, vediamo come andrà. Sembra che Pecco sia sicuramente il candidato numero 1, poi ci sono tanti altri italiani che possono venire sotto e spero di essere uno di quelli. Spero di tornare al top della forma sia fisicamente sia a livello meccanico per riuscire a lottare per le posizioni di vertice”.

Dopo 4 gare a che punto sei con il tuo processo di conoscenza della moto?
“Sono sicuramente ancora in fase di conoscenza, ci sono delle cose che succedono che non riesco bene a capire. Questo succede quando sei in una fase di conoscenza di una moto nuova. Sicuramente siamo abbastanza veloci in questo momento, in determinate situazioni, ma in gara abbiamo fatto molta fatica, a Misano e Austin soprattutto fisicamente, mentre qui stavo meglio e ho spinto tutta la gara. Il mio potenziale generale però è stato inferiore rispetto alle prove, dobbiamo capire cosa è successo e come migliorare”.

Cosa ti è successo in gara?
“Al momento non lo so. In gara c’era più grip e tutti sono andati più forte, tranne me. Mi aspettavo di andare più forte, ma le mie sensazioni rispetto alle FP4 erano simili. L’aumento di grip mi ha dato fastidio, non sono riuscito ad essere più rapido, ho solo fatto più fatica. Peccato, ma cercheremo di capire cosa è successo e di migliorare a Valencia”.

Hai già avuto modo di prendere contatto con il tuo nuovo capotecnico, che hai detto che era già al box in questi giorni, e ha già avuto modo di intervenire? Dai test post-Valencia sarà lui il nuovo referente tecnico o ci sarà ancora una fase di convivenza?
“Patrick sta lavorando con noi ed è già al corrente del programma di lavoro e di tutto ciò che stiamo facendo sulla moto. Sta già dando degli input interessanti per migliorare la performance, è già a bordo. Già da dopo Valencia avrò lui”.

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