È la sua prima stagione in MotoGP e per di più si è ritrovato a fare i conti con l’acqua. Gli ostacoli non mancavano ad Alex Marquez, che in Francia ha fatto un vero e proprio capolavoro. Giù il cappello di fronte alla seconda posizione del portacolori Honda alle spalle di Petrucci, che gli regala il primo podio della classe regina.
Un traguardo a lungo sognato e finalmente raggiunto per il fratello minore dell’otto volte iridato, rivelazione del fine settimana francese.
“Ovviamente non posso che essere felice per questo weekend – ha commentato Alex – era da novembre che non provavo la moto sul bagnato ed è stato importante per avere una base fin dalle FP1 e la giusta fiducia con le gomme. Sono infatti riuscito a trovare da subito il giusto ritmo e la fiducia con le gomme, ovvero quello che serviva per conquistare il podio”.
Alex entra poi nel merito della prestazione.
“Al via della gara mi sono toccato con Oliveira, ma fortunatamente non è accaduto nulla. Ho quindi cercato di trovare il giusto ritmo, riscontrando le giuste sensazioni in sella alla moto. Giro dopo giro mi sentivo sempre meglio e quando mi sono trovato alle spalle di Cal ho capito che potevo passarlo. Poi ho raggiunto Dovizioso. Lui è un pilota molto esperto con la Ducati, ed ho faticato a sorpassarlo in rettilineo ed entrata di curva, ma alla fine sono riuscito a trovare il varco. Avrei voluto raggiungere anche Petrucci, ma ho passato troppo tardi Dovi”.
Il secondo posto è di quelli da incorniciare, anche perché è giunto dopo non poche difficoltà.
“Ho sempre saputo che sono arrivato in Moto2 per quanto fatto in pista. L’ultima stagione è stata difficile per la Honda in merito alla scelta del secondo pilota, soprattutto dopo quanto accaduto a Lorenzo. Ho ricevuto tante critiche e molte di queste le ho accettate, dato che magari può succedere che non sono veloce in gara oppure in qualifica e devo partire nelle retrovie. A volte una critica può essere considerata come una motivazione extra per migliorare”.
Non manca poi una battuta sul fratello, che come ben sappiamo ha seguito la gara da casa.
“Durante il weekend ci siamo confrontati, più che altro su come gestire gomme, ma niente per quanto riguarda la gara e la pioggia. Mi ha sempre detto di divertirmi in sella alla moto, cercando di essere veloce e costante. L’ho chiamato prima ed era molto felice per me e tutta la squadra. Poco prima della gara sapevo di poter disputare un bel GP, dato che sul bagnato la Honda è sempre stata competitiva. Alla fine sono riuscito ad avere il ritmo necessario per arrivare sul podio"
Chissà mai se Marc fosse stato in pista quest’oggi.
“Se fosse stato in pista quest’oggi lo avrei attaccato comunque (sorride). Ovvio che Marc è un pilota di un altro livello, dato che è fortissimo e ha grande esperienza. Magari sarebbe uscita una sfida come facciamo con il flat track. Io spero che lui torni presto in pista perché combattere con un pilota come Marc ti consente di crescere e maturare, prendendo spunti utili. Vedremo quando tornerà, anche se al momento non so quando”.