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Lorenzo Savadori 'battezza' la rivoluzione elettrica di Loris Reggiani

"Si può sentire la voce degli amici che ti incitano!". Inaugurata a Galliano Park, a Forlì, la prima pista ricreativa 'silenziosa' con le Thundervolt NK-E

Moto - News: Lorenzo Savadori 'battezza' la rivoluzione elettrica di Loris Reggiani

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Se domenica al Sachsenring, con la prima prova della Coppa del Mondo della MotoE, si inizia l’era dello sport motociclistico a zero emissioni, da oggi quella del Galliano Park a Forlì, diventa la prima pista “silenziosa”, dove sarà possibile noleggiare e girare a manetta in sella a delle pit bike elettriche, appositamente costruite.

Si tratta delle NK-E, naked con ruote da 12 pollici, realizzate dalla ThunderVolt su iniziativa di Loris Reggiani, già vicecampione del Mondo nelle classi 125 e 250, oggi commentatore TV e imprenditore.

L’idea della pit-bike elettrica è nata proprio sulla pista di Galliano Park.

"L’impianto aveva qualche problema nelle ore di maggiore e più favorevole utilizzo, quelle serali d’estate, a causa della rumorosità. Dissi che la soluzione era semplice, quella di utilizzare moto elettriche. Ma mi resi conto che nella produzione mondiale non ne esistevano di idonee da impiegare su piste per mini e midi moto o nei kartodromi. E allora: le costruiamo! Impresa che ha richiesto più tempo delle troppo ottimistiche previsioni (i due mesi sono diventati due anni) e che ho condotto in porto assieme ai miei soci, Giuseppe Sassi, forlivese, costruttore di minimoto e miniGP di successo, e Bruno Greppi, lecchese, da anni completamente coinvolto nella realizzazione di veicoli elettrici a due e quattro ruote".

Il matrimonio tra ThunderVolt e la pista forlivese si è celebrato ufficialmente la sera di martedì 2 luglio con la cerimonia di consegna di 7 NK-E, taglio del nastro tricolore del sindaco Gian Luca Zattini, e giri dimostrativi in pista di un “vero” pilota di motoE, il 26enne cesenate Lorenzo Savadori che domenica sarà al via della World Cup con i colori del team Trentino-Gresini.

"Avevo già guidato la ThunderVolt alla Fiera di Verona, ma in un padiglione con fondo liscio troppo sdrucciolevole. Qui, per la prima volta in pista, ho potuto apprezzarne le qualità anche se con un settaggio che prevedeva una prudenziale limite di utilizzo dell’80% della potenza: è divertentissima - ha detto Savadori  - Curiosa coincidenza che tutto ciò sia avvenuto alla viglia dell’esordio nella Coppa del Mondo dove piloteremo moto decisamente più pesanti di una MGP e di una Sbk: non si potrà essere aggressivi in frenata, bisognerà far scorrere la moto. Non avremo problemi di consumo e sarà strano non avere nelle orecchie il rumore del motore. Non per questo avremo la possibilità di sentire il pubblico, perché comunque il “suono” dell’aria, quello del rotolamento degli pneumatici, ci terrà compagnia. Il contrario di quanto avviene in pista con la ThunderVolt: mentre giravo riuscivo a sentire la voce delle speaker diffusa dagli altoparlanti. Anche questa silenziosità sarà un elemento di divertimento specie per chi andrà in compagnia a girare in pista con la possibilità di scambiarsi in azione, diciamo… opinioni e incitamenti. Chissà poi, se queste moto non diventeranno lo strumento per svezzare una futura generazione di piloti con moto elettriche, come avviene oggi per le tradizionali moto da competizione grazie alle minimoto".

Le ThunderVolt NK-E è spinta da un motore elettrico posizionato all’interno della ruota posteriore con una potenza di 4kW nominali e un picco di 8 kW, coppia di 168 Nm, batteria di 72V a 40 Amp che può garantire in pista 30 minuti di autonomia. Ha un telaio in traliccio di tubi tondi di acciaio di derivazioni agonistica, forcellone monobraccio a traliccio, ruote da 12”, e freni a disco (220 mm anteriore con pinza a 4 pistoncini, da n200 posteriore). Una vera miniGP da 85 kg, supersilenziosa e “pulita”.  

Per valutarne la vocazione ecologica della NK-E, sulla base delle esperienze maturate sulla pista di Galliano Park, si sono elaborati i seguenti calcoli. Ipotizzando quanto avviene in 170-180 minicircuiti-kartodromi in Italia (quanti dei quali si hanno evidenze sul Web), calcolando una media di 7 moto a circuito, per un totale di 1200 veicoli, ciascuna moto utilizzata per 70/100 ore, con una media totale di 100.000 ore, si calcola che con un consumo medio di 4,5 litri/ora per ciascuna moto con propulsore a scoppio, si arriva a un totale annuo stimato di 450.000 litri di carburante. E calcolando emissioni medie stimate per questo tipo di moto di 2,38 kg di CO2/litro, si arriva a un totale annuo di 1.071.000 kg. di CO2. Emissioni – alle quali si aggiungono quella di altri inquinanti non controllabili – che sarebbero completamente azzerate se si utilizzassero moto elettriche. I cui svantaggi sono ancora il costo elevato (il prezzo di una ThunderVolt per gli operatori è di 4.900 euro più Iva) smaltimento e durata della batteria, da due anni in su.

La pista di Galliano Park è nata nel 1996 con uno sviluppo di 458 metri. Cinque anni fa è stata completamente ristrutturata e portata a 635 metri di lunghezza. È caratterizzata da un asfalto che garantisce un eccellente grip. Considerata molto valida tecnicamente, ospita numerose competizioni oltre che, naturalmente, la possibilità di attività amatoriale, ed è molto apprezzata come pista per gli allenamenti, utilizzata per questo, in più di un’occasione, da Valentino Rossi e dai piloti della sua Academy. Attrezzata anche con una clubhouse-ristorante dove si possono gustare tra l’altro strepitose tagliatelle preparate da Catia, sorella di Loris Reggiani, e moglie del titolare della pista Fabiano Fantini.

 

Per ulteriori info

http://www.gallianopark.com

https://www.thundervolt.it

 

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