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MotoGP, Pernat: "Bagnaia mi ricorda Biaggi, sarà la sorpresa del 2019"

LE SFIDE DEL 2019, 3ª PARTE - "Pecco sa cosa vuole e come ottenerlo. Morbidelli vale tanto e con Yamaha potrà finalmente dimostrarlo"

MotoGP: Pernat: "Bagnaia mi ricorda Biaggi, sarà la sorpresa del 2019"

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Carlo Pernat sta cercando insieme a noi di leggere il prossimo futuro della MotoGP, ma anziché cercarlo in una sfera di vetro ricorre alla sua esperienza. Con il manager genovese stiamo anticipando le sfide del 2019 e dopo avere parlato delle squadre ufficiali e dei loro piloti (QUI e QUI potete leggere il suo pensiero) ora si concentra sui giovani italiani.

I loro nomi sono Francesco Bagnaia e Franco Morbidelli, entrambi formatisi nella Riders Academy di Valentino ed entrambi campioni del mondo in Moto2. Per Morbido il primo anno in MotoGP non è stato per nulla facile (a causa di una Honda non competitiva e dei problemi che hanno travolto il team Marc VDS) ma ora è su una Yamaha con i colori del team Petronas. Pecco invece è al debutto nella classe regina, con una Ducati competitiva nel team Pramac.

Carlo, partiamo dal debuttante: quale opinione ti sei fatto di Bagnaia?
Pecco ha vinto un Mondiale da pilota esperto, mi dà l’idea che sia molto determinato: sa cosa vuole e come ottenerlo, ha molte qualità importanti per un pilota. Inoltre è in un ottimo team come Pramac che ha fatto crescere molti piloti, per esempio Iannone e Petrucci. Ha i tecnici giusti, serenità e un direttore sportivo molto bravo come Francesco Guidotti, potrebbe essere la sorpresa di questa stagione di MotoGP”.

Ti ricorda qualche altro pilota?
Bagnaia mi ricorda Biaggi nello stile di guida: pulito, preciso, capace di tenere un passo costante. Inoltre è forte anche nel corpo a corpo, quindi ha tutte le caratteristiche per fare bene”.

La Ducati non è più l’incubo dei piloti, soprattutto se senza esperienza?
Al contrario, entra in MotoGP con una bella moto: la Ducati è cambiata molto rispetto al passato quando l’impatto dei piloti che ci salivano per la prima volta era maggiore. Faccio un esempio che mi sta molto a cuore: nel 2009 portai Niccolò Canepa in Pramac e in quel momento salì forse sulla peggiore Ducati, non fu nelle condizioni per fare bene. Oggi la Desmosedici è totalmente cambiata, è una moto che consente un adattamento più facile e con cui puoi fare subito buoni risultati.

E magari puntare anche al team ufficiale per il prossimo anno…
È una possibilità perché Petrucci ha un contratto per solo una stagione, ma penso che Pecco sia in un certo senso un predestinato. Nel 2020, comunque vada, avrà la Ducati ufficiale nel team Pramac. Può sperare di prendere il posto di Petrucci nella squadra, se Danilo non farà certi risultati ma io  credo che Bagnaia farebbe bene a stare in Pramac per due anni. Anzi gli consiglierei di rimanere e sicuramente lo farà anche Valentino. Secondo me bisogna seguire certi percorsi per raggiungere certi risultati”.

Parlando di percorsi, Morbidelli sembra avere imboccato quello giusto…
Il passaggio in MotoGP per Franco è stato molto difficile. Lui possiede tutte le doti giuste, ha vinto un Mondiale ma, avere avuto una Honda come quella satellite della scorso anno e una squadra che ha avuto tanti problemi, ha reso tutto ancora più complicato”.

Secondo te come se l’è cavata al netto di tutti quei problemi?
Ha fatto una stagione positiva, chi si aspettava di più sbagliava. Direi che ha fatto fin troppo e soprattutto nella parte finale della stagione è stato molto bravo. Quest’anno per lui sarà molto importante: ha un ottimo capotecnico come Forcada, che ha un’esperienza esagerata, e una moto migliore. È nelle condizioni per fare vedere quello che vale e, per me, Morbidelli vale”.

Potrebbe diventare un problema per i piloti ufficiali?
Dirlo ora non è semplice, ma per me è difficile che dia fastidio a Vinales e Valentino perché significherebbe giocarsi il Mondiale. Mi sembra azzardato sostenerlo oggi, secondo me è in un ottimo banco di prova. Dare fastidio ai piloti ufficiali non sarà facile, come ho detto, ma molto dipenderà anche dalle evoluzioni della M1, abbiamo visto che Zarco, con una moto più vecchia, è stato più competitivo. Mi auguro che Franco sia competitivo perché siano bravi lui e il team, non perché la squadra ufficiale ha problemi, significherebbe perdere altri protagonisti”.

Franco potrebbe però spronarli?
ChiaramenteVinales si troverà un po’ di pepe sulla coda con Morbidelli, perché dovrà dimostrare chi è o rischierà di essere sostituito da Franco in futuro”.

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