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Momoto MM1: c'era una volta la FP1

In Malesia torna, sotto nuova veste, la tricilindrica Foggy FP1

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C'era una volta la Petronas, una Superbike che calamitò l'attenzione di addetti ai lavori e non per le sue linee particolari, la sua architettura del motore a tre cilindri, ed il suo colore non propriamente racing. Un progetto importante, quello voluto dall'azienda petrolifera malese, che commissionò, in data 2001, alla Harris una ciclistica per inserire il 3 cilindri Sauber con la quale si voleva tentare l'avventura in MotoGP.

A quei tempi, con l'avvento del 4 tempi, la soluzione a 3 cilindri sembrava una buona strada da percorrere, tanto che la stessa Aprilia progettò la sua Motogp con questo frazionamento. L'avventura nella top-class non partì, allorchè la Petronas decise di fare un passo indietro e addentrarsi nel campionato delle derivate di serie. La ciclistica non fu più Harris ma Suter. L'azienda svizzera, protagonista nel campionato Moto2, realizzò anche un motore, un tre cilindri da 900cc (come voleva l'allora campionato Superbike). Una scelta che avrebbe dovuto comportare vantaggi, considerando che il frazionamento massimo per le quattro cilindri ai tempi era di 750cc. Peccato che nel 2003, il regolamento venne cambiato, e le quattro cilindri poterono arrivare alla cilindrata piena.

SBK CON DEFICIT - La Petronas FP1 fece il suo debutto in gara (dopo un anno di test) nel 2004, con un team capitanato da Carl Fogarty, e con in sella Troy Corser e James Haydon. Fin da subito si capì che la moto non poteva avere il potenziale per imporsi, nonostante piloti del calibro di Garry McCoy, Chris Walker, il già citato Corser o un giovanissimo (compianto) Craig Jones. I migliori piazzamenti arrivarono nel 2004, con due podi e due Pole Position. A fine 2006, la fine del contratto con la struttura di Fogarty e la cessazione del progetto Superbike.

CHE FINE HANNO FATTO I MODELLI DI SERIE? - Ai tempi però, il regolamento prevedeva la costruzione di 150 repliche omologate per poter gareggiare. 75 furono costruite dalla MSX International (una engineering malese), l'altra metà fu assemblata dalla Modenas. Di queste moto si ricorda e si vide solamente una foto dove i modelli erano stipati in un garage "pronti alla vendita". Le Petronas FP1 ebbero - nel mondo reale - una visibilità pari a quella dell'avvistamento di un UFO: qualcuno ha giurato di averla vista circolare, ma non si hanno prove tangibili. Insomma, le FP1 erano oggetti non identificati, tanto che due anni fa 60 esemplari uscirono fuori in un magazino dell'Essex. In qualche modo, a distanza di sette anni, le moto sono state spedite in Malesia, pronte ad essere effettivamente vendute.

A.D. 2012 ECCO LA MOMOTO - A rilevare il tutto ci ha pensato la Momoto, azienda malese fondatasi proprio per l'occasione. Fondata da Dato’ Paduka Aiddie A Ghazlan, ex pilota che correva all’inizio degli anni 2000 nella Superbike Malese, l'azienda ha deciso di fondare una casa motociclistica nazionale nel settore delle supersportive. Per farlo quindi, hanno deciso di partire dalle ex-FP1, ribattezzate MM1. La volontà della casa malese è quella di affrontare il primo passo vendendo le MM1 ad una clientela d'elite, appassionata di moto da collezione, per poi produrre una cafè racer di alta gamma.

UNA FP1 RICOLORATA - Cosa è cambiato sulle nuove MM1? Assolutamente nulla, colorazione a parte. Stessa ciclistica, stesso motore, stesse dotazioni ciclistiche. Per intenderci, sulle MM1 sono montate le stesse sospensioni Ohlins del 2004, così come le stesse pinze Brembo Triple Bridge assiali. Roba che, in un mondo in cui l'evoluzione tecnologica non si ferma mai, si sta parlando di dotazioni tecniche da preistoria! Volendo infierire ancor di più, sarebbe da sottolineare come questa 900cc abbia un motore vecchio di ben 6 anni, in grado di sprigionare 127 cavalli.

Tanto per farvi capire, la BMW S1000RR o la 1199 Panigale sono accreditati di oltre 190 cavalli....Certo, le linee sono ancora molto particolari e affascinanti, ma non si può spacciare una moto "amarcord" che non brillava nemmeno durante i suoi anni in Superbike, come massima esponente di tecnologia e performance. E' un bell'oggetto, ma rimane pur sempre un'incompiuta.

Noi vi lasciamo con questa presentazione avvenuta sul circuito di Sepang.

 

MOMOTO MM1 PRE-LAUNCH



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