Presentato in anteprima lo scorso ottobre in occasione di Intermot 2010, il nuovo Peugeot e-Vivacity rappresenta la risposta del Costruttore francese alla mobilità sostenibile, un prodotto concreto, pronto e finito che, a differenza di altre proposte del segmento ancora note sotto forma di "concept", si appresta debuttare sul mercato italiano dove arriverà il prossimo giugno ad un prezzo di listino di 3.800 euro.
STRUMENTAZIONE DIGITALE E VERSATILITA'
Se si fa eccezione per le due colorazioni specifiche ("Midnght Blue" e "Polar White") dedicate alla versione ecologica della gamma Vivacity, le differenze con gli scooter standard con motore a 2 e 4 tempi sono individuabili solo da un occhio molto allenato. Oltre al carter specifico, e-Vivacity si nota per la calandra inedita e per i bordi faro cromati, mentre la sella è di colore blu elettrico con logo "e-Vivacity" in evidenza. I cerchi, da 12 pollici, sono in alluminio di colore blu e calzano gomme 120/70 R12 sia davanti che dietro.
Un capitolo a parte è stato invece dedicato al cruscotto. 100% digitale, retroilluminato ed equipaggiato tachimetro, odometro e orologio, il display di e-Vivacity mette in evidenza al centro un bargrafo a 3 colori con 10 segmenti che raffigura il livello di ricarica della batteria: i segmenti 2 e 3, colore arancione, indicano una ricarica inferiore al 30%.
Vi state infine chiedendo se le batterie sono un limite per lo spazio? Vero nella maggior parte dei casi, ma non è il caso dell’e-Vivacity. Se paragonata con altri scooter elettrici (o ibridi), la proposta "eco" del Leone ha una capacità di carico abbondante, nonostante le dimensioni compatte (192 cm di ingombro, larghezza di 68 cm, interasse ridotto a 136 cm, raggio di sterzata di 2,15 m), forte dei suoi 35 litri di capienza, sufficienti per un casco integrale e un jet (ma "molto jet") nel vano anteriore. La pedana piatta inoltre, facilita il trasporto di pacchi o della classica confezione di acqua da sei bottiglie.
"ECO"... INSIDE
Una potenza massima di 3 kW a 6.000 e una coppia massima di 14 Nm in uscita motore, ma soprattutto, un’autonomia di 60 km a 45 km/h. Sono queste le carte vincenti di uno scooter che appartiene a una nuova filosofia in quanto a mobilità e che, per le soluzioni e le tecnologie che adotta, difficielmente potrà essere messo sullo stesso piano della concorrenza con motore endotermico anche se, in molti, lo faranno.
Nello specifico, il motore è di tipo elettrico sincrono "brushless" con magneti permanenti raffreddato mediante aria e da una trasmissione semplificata con rapporto fisso, una cinghia dentata e una scatola relè. L’alimentatazione è assicurata da fasi di potenza tramite batterie SAFT e due caricabatteria integrati da 250 W/5 A che trasformano la corrente prodotta in corrente trifase per mezzo del controllore motore. L’autonomia dell’e-Vivacity è assicurata da due batterie Litio-Ione da 2 kWh, più stabili nel tempo e con migliori prestazioni rispetto a quelle in Nichel-Cadmio che, nel 1996, equipaggiavano lo Scoot’Elec (3 volte più d’energia per ogni kg).
Per ricaricare e-Vivacity è sufficiente collegare il cavo a spirali estensibile (2 m) sistemato sotto la sella ad una presa di corrente domestica 220 V o a una colonnina urbana di ricarica. La ricarica completa (batteria scarica) richiede 5 ore, mentre in 3 ore si raggiunge l’80% partendo anche da una ricarica con batterie parzialmente scariche.
e-VIVACITY: LA PROVA
Se nel settore automobilistico le prestazioni delle auto elettriche hanno raggiunto livelli quasi paragonabili alle automobili con motore termico, con le due ruote il discorso cambia visti i maggiori problemi di progettazione correlati a spazi più ridotti e al peso da contenere. Peugeot, con il suo e-Vivacity, è riuscita nell’intento di offrire un prodotto con prestazioni di tutto rispetto che, in parte, possono essere paragonate col gemello Vivacity da 50 cc: nello 0-100 metri, infatti, e-Vivacity impiega 12"45 sec contro i 12"30 sec della versione con motorizzazione termica.
Un’autonomia di 60 km a 45 km/h e un peso di circa 115 kg risultano quindi essere un buon biglietto da visita per chi desidera spostarsi nel più totale silenzio rispettando al 100% l’ambiente e, nella nostra breve prova per le vie di St. Tropez (Francia), il primo approccio con l’elettrico di Peugeot è stato molto piacevole. Una volta in sella - l’altezza da terra di 786 mm mette a proprio agio anche gli utenti di statura non elevata - basta scegliere la modalità di marcia desiderata premendo sull’apposito tasto sul cruscotto e girare la manopola: il silenzio continuerà ad avvolgervi, con la sola differenza che vi starete muovendo... Le modalità opzionabili comprendono la marcia veloce (45 km/h), la marcia media (30 km/h) e quella relativa alle aree pedonali (7 km/h), oltre alla retromarcia. Abituarsi alle trazione elettrica è molto strano per chi ha sempre provato piacere al suono degli scarichi "giusti", ma se ci passate l’espressione, è un "gran bel trauma". Il dubbio perenne prima della partenza con un elettrico è sempre il solito "ma il motore è acceso?", ma anche qui viene sfatato girando la manopola del gas (anche qui bisognerà correggersi) con l’entrata in coppia dei 14 Nm disponibili che spingono subito i 4,08 rispettosissimi cavalli. La progressione fino ai 45 km/h è buona e, una volta raggiunta la velocità massima, ci si lascia semplicemente trasportare. L’impianto frenante è proporzionato alle prestazioni, con un freno a disco anteriore da 200 mm molto rassicurante che rende quasi inutile il tamburo posteriore, peraltro poco potente.
E fin qui tutto bene, anche se da divoratori di asfalto metropolitano, qualche perplessità è d’obbligo. Per e-Vivacity il contesto scelto per la prova è stato perfetto: i centri cittadini medio-piccoli potrebbero essere infatti la scelta giusta se si desidera beneficiare di tutta questa tecnologia "eco", ma le metropoli nostrane forse non sono - per ora, e ci teniamo a evidenziarlo - l’habitat ideale per e-Vivacity o meglio, non sono ancora abbastanza "educate" per accoglierlo. Se infatti si considera il prezzo di acquisto di quasi 4.000 euro, le prestazioni offerte risultano un pochino sottotono anche se paragonabili a un 50 cc, quindi "civili" e dignitose. Sempre in città anche l’assetto è risultato migliorabile, preciso nelle curve ma molto rigido quando l’asfalto diventa sconnesso, e tutti sappiamo quanto imperfetti siano i manti stradali delle nostre città.
Conti alla mano però, se si considera che, dopo i 3.800 euro spesi per l’acquisto (2 anni di garanzia e 4 anni sulle batterie o 40.000 km), per muoversi basteranno circa 16-20 euro all’anno (circa 0,40 euro di spesa ogni 100 km), i benefici della mobilità sostenibile potrebbero interessare una sempre più ampia schiera di utenti e, se questo accadrà, anche le strade fuori dal centro storico (o addirittura le tangenziali) potrebbero divenire un nuovo e sicuro terreno di caccia per questo nuovo leoncino elettrico!
In questo test abbiamo utilizzato:
Casco Nolan
Giacca Alpinestars
Guanti Spidi