Jerez: Rossi come Stoner sulla 1000

Dalle indiscrezioni tempi simili per i due piloti sui prototipi 2012


Oggi è stato il giorno di Valentino Rossi, il pilota pesarese è salito in sella al nuovo prototipo della Desmosedici 1000 sulla pista di Jerez. Martedì e mercoledì era stato il collaudatore Franco Battaini  a fare i primi chilometri sulla moto del prossimo anno, giunta alla sua terza versione. Oggi ha lasciato il manubrio al Dottore, che ha sfruttato il tracciato spagnolo per il settimo degli otto giorni concessi a ogni Casa per provare le 1000 con i loro piloti ufficiali.

Rossi si è presentato in pista la mattina presto e la sua giornata si è protratta fino a tarda sera per le riunioni tecniche. Fonti non ufficiali dicono che Vale non si sarebbe concentrato su uscite lunghe, ma su brevi run, di circa cinque giri, questo potrebbe significare che i componenti da provare sarebbero stati più di uno. Qualche informazione trapela anche per quanto riguarda i tempi, Rossi avrebbe girato incominciato la giornata con tempi vicini  all’1’41”, ma è riuscito costantemente a migliorarsi fino a scendere all'1’39”. Per un confronto, nell’ultima gara disputata a Jerez, Stoner aveva conquistato la pole position con il tempo di 1'38.757, l’australiano aveva inoltre provato per la prima volta la Honda 1000 sulla stessa pista a maggio. Anche in quel caso non furono forniti i tempi ufficiali, ma Casey avrebbe girato con tempi del tutto simili a quelli fatti registrare oggi da Rossi. Un dato che fa bene sperare, in quanto al Mugello, con le precedenti versioni della GP12, il Dottore non era mai riuscito a replicare i crono dell’avversario.

Nessuna indiscrezione è trapelata su quanto nascondessero oggi le rosse carene, certamente Valentino ha provato un nuovo telaio in alluminio diverso da quello impiegato sulla GP11.1 nell’ultimo gran premio ad Aragon. L’ultima evoluzione ciclistica della Desmosedici presentava una struttura molto simile a quella in carbonio, con l’aggiunta di due bretelle che la collegavano al telaietto posteriore. Oggi Rossi potrebbe essere salito in sella a una moto con un telaio Deltabox, oppure dotato di una struttura "mista". Un doppio trave discendente in alluminio che lascerebbe al motore una funzione semiportante, con il forcellone infulcrato ancora al carter e non al telaio. Una soluzione che concettualmente riprenderebbe quella delle Ducati con telaio a traliccio, con la differenza che i tubi sarebbero sostituiti da due travi in alluminio.

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