Rossi: sul podio, davanti a Simoncelli

"Il Mugello una pista che ci avvantaggia? Non penso sia così"


ll Mugello lo aspetta al varco, migliaia di occhi saranno puntati sulla Ducati numero 46 questo fine settimana. I tifosi del suo fan club lo applaudiranno alla Poggio Secco, mentre quelli della Ducati saranno al Correntario. “Qui c’è sempre un’atmosfera molto eccitante, correre al Mugello è fantastico, ci sono i miei tifosi, i miei amici, i miei famigliari. E gareggiare in sella alla Ducati rende tutto ancora più speciale” esordisce Valentino Rossi con gli occhi azzurri che si illuminano di felicità.

Il Dottore sul circuito toscano è riuscito nell’impresa di vincere per sette anni consecutivi, dal 2002 al 2008, ma la è stata anche la pista del terribile incidente dell’anno scorso. “Un gran brutto ricordo quello, ma ne ho molti di più positivi se guardo alla mia carriera” sorride sornione “non condizionerà certo le mie prestazioni”.

L'aria che si respira è di festa e anche quest’anno Valentino celebrerà il gran premio di casa con un casco celebrativo dalla grafica inedita, ma su questo tema il campione ha la bocca cucita: “scoprirete tutto sabato mattina, abbiamo avuto un’idea molto divertente, nel nostro stile”.

Il sogno sarebbe quello di salire sul podio, magari insieme all'amico Simoncelli: "ma solo se sono io sul gradino più alto!" scherza. E trova anche il tempo per fare da paciere nello scontro tra Pedrosa e Marco, dopo che lo spagnolo ha invocato “prigione” per il pilota di Coriano, reo di averlo buttato a terra a Le Mans. “Capisco Dani – commenta il pilota della Ducati – è stato veramente sfortunato quest’anno, sentiva di avere la moto giusta per vincere il campionato. Ma i toni della polemica sono troppo alti adesso”.

Il “popolo di Rossi” spera che questo sia il circuito della svolta, la gara che metta definitivamente in archivio le difficoltà sulla GP11 e il debutto in chiaroscuro con la Gp11.1. Il freddo del Nord Europa è alle spalle e Rossi ha già sperimentato la nuova ciclistica – anche se con il motore di 1000 cc – fra queste curve. “Spero che il caldo ci dia una mano – dice Valentino – e con queste temperature non dovremmo faticare a mandare in temperatura il pneumatico anteriore come ad Assen. È presto però per sapere il nostro valore, qui ho provato con la mille, non con l’ottocento, ed è difficile dire quanto la riasfaltatura del tracciato ci abbia aiutato, i tempi scenderanno per tutti”. I lavori fatti sul tracciato incontrano la piena soddisfazione di Rossi: “hanno fatto un lavoro incredibile, il 90% delle buche sono state eliminate”.

A chi però gli dice che questa pista è una pista amica per la Ducati, risponde che Stoner qui non ha mai fatto grandi risultati "a parte la vittoria nel 2009, ma in una gara strana, influenzata dal flag to flag per la pioggia. Anche i dati forniti dai collaudatori non sono un grosso vantaggio, il loro lavoro serve per provare i nuovi pezzi, ma poi ogni pilota deve trovare il setting giusto per il proprio stile di guida".

Il campione di Tavullia ritorna sulla gara di Assen: “alla fine abbiamo fatto un buon lavoro e la moto in gara era migliore rispetto alle qualifiche. Adesso dobbiamo tenere la testa bassa e pensare solo a lavorare. L’obiettivo è sempre quello di rendere la moto più guidabile”.

Per questo Gran Premio non potrà contare sull'appoggio di Jeremy Burgess ai box, il suo capo meccanico è dovuto volare in Australia per stare al fianco della moglie che deve sottoporsi ad alcuni accertamenti medici. “In casi come questi bisogna solo fare un grosso in bocca al lupo a Jeremy, a sua moglie e alla sua famiglia, tutto il resto non conta. Noi ci impegneremo al massimo, come se lui fosse con noi, seguendo le indicazioni che ci ha dato e il suo metodo di lavoro".


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