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MotoGP, Quartararo: "decisi di fare il pilota guardando Vale lottare con Gibernau"

"La mia gara preferita è stata Valentino contro Sete Gibernau a Jerez nel 2005. Il campionato? se è combattuto ne gode lo spettacolo. Capisco se faremo bene in base all'aderenza, dobbiamo migliorarla"

MotoGP: Quartararo:

Il circuito delle Americhe, ad Austin, potrebbe rivelarsi la gara che farà da spartiacque in una classifica che al momento vede molti attori senza un pilota che spicchi sopra agli altri. Ora con il ritorno di Marc Marquez, che su questo circuito ha adominato negli anni passati, la gara potrebbe farsi ancora più dura per un Fabio Quartararo.  Sebbene il pilota della Yamaha nella scorsa stagione abbia conquistato il secondo gradino del podio qui sul tracciato americano, quest'anno sembra non aver ancora ritrovato quello stato di grazia che lo ha reso campione del mondo. Al momento il francese è quinto con 35 punti, stretto tra i due piloti Suzuki, ma una vittoria potrebbe catapultarlo direttamente in cima alla classifica.

Questo inizio di stagione non è stato facile per te, un podio e risultati alterni. Che aspettative hai qui ad Austin?
"Non è stato facile questo inizio di campionato - ci racconta Fabio - in Argentina il nostro passo gara era buono ma abbiamo avuto alcune difficoltà e non sono riuscito a rimanere nel gruppo di testa. Ho avuto difficoltà a recuperare posizioni ma il feeling non era quello che mi serviva".

Lo scorso anno qui ad Austin terminasti la gara sul secondo gradino del podio, alle spalle di Marc. Ora le situazioni sono diverse, lo scorso anno combattevi per il titolo, pensi che questa gara potrebbe essere l'occasione per essere più aggressivi e riprendere il controllo del campionato?
"Si lo scorso anno la situazione era completamente diversa. Quest'anno il circuito è anche stato riasfaltato quindi domani vedremo cosa questo comporterà. Spero l'aderenza sia migliorata, perché al momento l'aderenza è il metro migliore per capire come andrà il nostro weekend".

A tre gare dall'inizio del campionato abbiamo avuto tre diversi vincitori su tre moto diverse. Sei rimasto sorpreso dall'imprevedibilità di questo inizio 2022?
"Rispetto allo scorso anno la situazione è molto diversa, ma penso che per i fan di questo sport sia una buona cosa. Spero di poter fare bene domenica e far divertire gli spettatori".

Sappiamo che il tuo contratto con Yamaha è in scadenza, hai già preso una decisione riguardo al tuo futuro?
"Per il momento preferisco non pensare molto a questo aspetto, voglio concentrarmi soltanto sulla gara cercando di dare il massimo. Quando avrò le idee chiare prenderò una decisione".

Questo weekend si festeggia anche la 500esima gara di MotoGP.  C'è tra queste o tra quelle che hai disputato una gara che ricordi con piacere?
"Ricordo a Jerez nel 2005 la lotta tra Valentino e Sete Gibernau. Fu la gara in cui capii che volevo diventare un pilota di MotoGP".

Prima hai citato l'aderenza come un fattore fondamentale per capire come andrà la moto su un circuito. Trovi frustrante non avere questa certezza prima di mettere piede su un circuito?
"Ammetto che si, può essere frustrante. L'aderenza è sicuramente il fattore su cui dobbiamo cercare di migliorare maggiormente, al di là della velocità è chiaro. Rispetto però a come ci prepariamo ad una gara non cambia molto, la mentalità è la stessa di sempre, dare il massimo  cercando di raggiungere i propri obiettivi".

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