Pecco Bagnaia è tornato al Red Bull Ring. Una settimana fa era arrivato con tante speranze, che però sono state deluse la domenica. Così Quartararo ha continuato la sua fuga, i sogni iridati diventano più flebili e il piemontese della Ducati sa che il GP d’Austria potrebbe rappresentare già l’ultima spiaggia.
“Questo non si può mai sapere - corregge - Io vivrò questo fine settimana come un altro, ma con la consapevolezza di avere una grandissima possibilità di vincere o di arrivare davanti a Fabio. Ora ho 58 punti di svantaggio e non posso più permettermi di prenderne altri”.
Come è andata questa prima giornata?
“Sono contento, perché sono riuscito a migliorare il mio passo e le mie sensazioni in sella, dopo 20 giri con la stessa gomma giravo ancora in 1’24”3. Anche sul bagnato ho avuto sensazioni incredibili e con gomme che non mi piacevano, perché la coppia di morbide non è l’ideale su questa pista”.
Barana, il direttore tecnico di Ducati, ha dichiarato che voi piloti stata aiutando molto a superare i limiti della moto.
“Io penso che ogni pilota sulla Desmosedici ufficiale sia in grado di fare la differenza, siamo tutti e 4 molto competitivi, in modo diverso l’uno dall’altro. Quello più vicino al mio stile è Martin, perché frena forte e riesce a fare girare la moto, cosa che Miller fa gestendo l’angolo di piega, mentre Zarco è molto gentile con le gomme. Abbiamo diversi punti di forza e stiamo lavorando molto bene per sviluppare la moto per il 2022”.
Il cambio generazionale ha fatto bene alla Ducati?
“Se la Ducati oggi è a questo livello è per il lavoro fatto da Dovizioso e Petrucci negli ultimi anni. Soprattutto da Andrea, che dal 2013 ha vissuto tutta il processo, quindi bisogna dire grazie a lui, come anche a Iannone e a Lorenzo. Ora dobbiamo sistemare qualche dettaglio, ma la cosa importante è che tutti noi piloti abbiamo la stessa opinione su cosa bisogna fare”.