Dopo un venerdì abbastanza opaco, Toprak Razgatlioglu è tornato a brillare sul tracciato di Donington Park, prendendosi pole position e vittoria di Gara 1. Pur non avendo ancora risolto i problemi incontrati nella giornata di apertura di questo weekend sul tracciato britannico, il pilota turco è riuscito ad adattarsi alla situazione e a estrarre ancora una volta il massimo possibile dalla sua BMW M 1000 RR. Grazie a un ritmo impossibile da mantenere per il suo rivale Nicolò Bulega, l’alfiere BMW ha ridotto a soli 4 punti la sua distanza dalla vetta della classifica iridata. Approfittando anche della caduta del battistrada Alex Lowes nelle prime fasi della corsa.
“Non stavo spingendo quando ero dietro Alex, perché ho grossi problemi con le gomme questo fine settimana. Non ho grip con la SC0. Con la Ducati sembra andare bene, ma io ho visto ieri che con la mia moto non funziona. Così ho montato la SCX e non ho spinto molto nei primi giri, per preservare le gomme. Stavo cominciando ad andare a prendere Alex poco prima che cadesse - ha raccontato a fine gara il vincitore - Non so come mai sia scivolato, forse ha piegato troppo. Solitamente era forte in quel settore e mi dispiace per lui, perché aveva cominciato molto bene questo weekend e in gara aveva un buon passo. Non so se fosse migliore di quello di Bulega, forse sarebbero stati in lotta per la seconda posizione, ma vedremo domani”.
Dal canto suo, il turco non può che essere soddisfatto per come è andata questa prima manche di gara: “Sono molto contento, perché questo weekend in particolare devo vincere tre gare, come lo scorso anno. La prima è fatta. Domani ne avremo altre due e credo che tutti miglioreranno le loro moto e forse utilizzeremo anche tutti delle gomme diverse. Credo che Bulega domani potrebbe usare la SCX, anche se la gomma è un po’ al limite perché aveva un grosso degrado a fine gara”.
Sebbene abbia tagliato il traguardo con 6”5 di margine sul secondo classificato, le difficoltà per Toprak non sono mancate.
“Ho ancora problemi sul fronte dell’elettronica, soprattutto in Curva 11. E forse in TV si è visto che scuotevo la testa, perché il freno motore non funziona come l’anno scorso e la moto lì non si fermava. Abbiamo capito qual è il problema, confrontando i dati di questa stagione e della scorsa, ma non l’abbiamo ancora risolto. Facevo fatica anche in gara a fermare la moto in quel punto e bloccavo l’anteriore nella frenata in fondo al rettilineo. Ero molto arrabbiato, ma ho cercato di gestire la situazione e di adattarmi. E sono riuscito a guidare bene dopo averlo fatto - ha spiegato - Il mio problema più grande è l’aderenza. Mentre Bulega ha optato per la SC0, io ho scelto la SCX anche se non sapevo se sarebbe arrivata a fine gara, dato che avevo fatto solo 15 giri con quella gomma. L’ho dovuta gestire un po’ in gara e ho avuto un po’ di pattinamento, ma ho anche realizzato dei buoni tempi e tenuto un buon passo. Vedremo come andrà domani. Spero riusciremo a migliorare in Curva 11”.
Parlando del brivido vissuto al tornantino a fine gara, il turco ha aggiunto: “Non mi sono spaventato, perché questo weekend mi si blocca il posteriore quando cambio direzione mantenendo la pressione sul freno. Ho cercato di gestire questo problema, ma l’ultima volta non ci sono riuscito. Comunque era tutto sotto controllo, non mi sono spaventato. Mi sono adattato”.
La vittoria di Gara 1 è stata anche l’occasione per Razgatlioglu per festeggiare riproponendo in una nuova veste il siparietto della passata stagione.
“L’anno scorso ero stato fermato dalla polizia e quest’anno, oltre a fermarmi, mi hanno messo in prigione perché ero veloce. Ma quando poi è arrivato Bahattin l’ha distrutta. Domani proveremo a fare qualcosa di diverso” ha affermato Toprak, che ha voluto anche omaggiare la memoria del compianto Borja Gomez facendo sventolare la bandiera con il suo numero di gara.
“Ci eravamo incontrati nei test invernali a Portimao e mi era piaciuto molto come ragazzo. Mi aveva detto che ero il suo pilota preferito e mi seguiva sempre, e avevamo anche girato insieme. Ero molto triste quando ho appreso da Instagram del suo incidente e quando un amico mi ha chiesto prima di venire qui se avessi voluto portare la sua bandiera a fine gara gli ho detto di sì. Spero abbia visto che l’ho mostrata a tutto il mondo - ha raccontato - Siamo tutti rattristati per la notizia della sua scomparsa e credo sia positivo che tutti i piloti mostrino il loro supporto, perché siamo tutti una grande famiglia. Non importa che uno corra in MotoGP o in Superbike, perché tutti potremmo avere un grave incidente e perdere la vita”.





