Ultimo ad arrivare in sala stampa, Pecco Bagnaia si è scusato coi giornalisti con un onesto e sincero "ero arrabbiato". "Quindici minuti di caos", così il campione ha descritto quelle ultime fasi concitate delle FP2 in cui il pilota Ducati si è visto dapprima sottratto un giro veloce che gli avrebbe permesso l'accesso diretto alla Q2, e poi si è trovato ostacolato da alcuni piloti lenti sulla linea nell'ultimo giro lanciato. Bagnaia non punta però il dito sull'amico Morbidelli, poi sanzionato, bensì sulla Direzione Gara e sui Marshall, colpevoli di aver creato confusione con una serie di bandiere gialle e verdi ingiustificate. Una confusione poi ammessa dalla stessa direzione gara (il diretto di gara Mike Webb di è pubblicamente scusato), che però ha deciso di non rendere al torinese il giro veloce, un boccone amaro da ingoiare per Bagnaia che domani si vedrà costretto ad affrontare quindi la Q1. Nel complesso però, il 63 guarda anche a ciò che di positivo resta di questa prima giornata di campionato, con un passo competitivo e molto vicino a quello del compagno di squadra Marc Marquez. L
"La verità è che questa mattina non sono riuscito a sfruttare la prima uscita per fare un buon giro - esordisce Bagnaia - però il passo era buono, giravo sul 1'31", 1'30''0 ed ero soddisfatto. E' stata una giornata in progressione, nel pomeriggio anche ero felice, il passo era costante sia con la morbida nuova sia mano a mano che la gomma si usurava, più andavo avanti più miglioravo. Nonostante avessi quindici giri sulla gomma ero solo un decimo più lento di Marc, che oggi è stato il più veloce, quindi sul passo rispetto ai test sono molto felice. Gli ultimi quindici minuti di sessione invece sono stati un caos incredibile per tutto ciò che è successo".
Bagnaia passa racconta poi le ultime fasi di libere che gli sono costate l'ingresso nella Q2.
"Sono più arrabbiato con la Direzione Gara che rispetto a ciò che è successo con Franky - chiarisce Pecco - perchè oggi hanno commesso un errore gigantesco. Hanno alzato bandiere gialle e verdi dalla curva 8 alla 3 per errore, perchè nessuno era caduto. Dopo essermi confrontato con loro hanno ammesso il loro errore, ma non mi hanno potuto ridare il tempo sul giro. Secondo me non è corretto, ed anche gli altri piloti sono dello stesso avviso, perchè ne stavamo parlando fino a 5 minuti fa in Safety Commission. Ma a volte... non è la prima volta che non siamo d'accordo con una loro decisione. Abbiamo perso un'occasione, forse abbiamo iniziato il time attack più tardi del dovuto, avevo un solo tentativo con la prima gomma, mentre con la seconda non sono riuscito a sfruttarla al primo tentativo per un loro errore. Al secondo tentativo c'era una caduta ma senza le bandiere, immaginate quindi il caos negli ultimi minuti, e infine negli ultimi minuti all'ultimo giro c'è stato l'episodio con Franky ed ho perso un'altra opportunità. E' un peccato aver perso poi l'ultima occasione, ma non si è trattato solo di Morbidelli, c'erano diversi piloti che andavano piano sulla linea".
Quale è stata la motivazione per non aver ridato indietro il tempo sul giro, nonostante l'ammissione di colpa?
"Perchè ormai era stato cancellato, quindi non potevano ridarmelo - racconta quindi amareggiato - a volte non riesco proprio a capire".
Oggi è stata anche la prima volta in cui hai avuto a che fare con Simon Crafar nelle sue nuove vesti.
"Questo genere di cose dipende più dalla direzione gara che dagli steward, Simon Crafar è stato un pilota ed ha capito la situazione, fosse stato per lui probabilmente mi avrebbe reso indietro il giro, perchè quella sarebbe la normalità, ma la direzione gara la pensava diversamente. Mi hanno detto che se avessero accontentato la mia richiesta, ci sarebbero state molte più discussioni con gli altri piloti quando vengono cancellati i tempi. Cosi gli ho risposto che sì, se fosse caduto un pilota l'avrei accettato. A Barcellona ho perso una pole in questo modo perchè non avevo visto la bandiera gialla e l'ho accettato, ma oggi non è stato così".
l torinese guarda però anche al bicchiere mezzo pieno.
"Dobbiamo prendere ciò che c'è di positivo, e cioè che siamo forti e competitivi, e questo mi tranquillizza un po', ma chiaramente sappiamo bene tutti quanto sia difficile il passaggio dalla Q1 quindi vediamo cosa succederà domani".
Tornando alle tue sensazioni in pista, crescere di competitività durante il weekend è una tua peculiarità. Pensi di riuscire a raggiungere Marquez in tempo per la sprint?
"Oggi abbiamo accorciato un po' le distanze con le stesse gomme, Marx ha cambiato l'anteriore utilizzando la dura, ma la performance era molto vicina, in quel momento della sessione aveva più o meno un decimo e mezzo di vantaggio. Quindi da quel punto di vista sono soddisfatto, ma non dobbiamo dimenticarci che anche Bezzecchi ed Alex Marquez sono molto competitivi. Io sono soddisfatto della mia performance di oggi".
@Photo di Pier Luca Brunetti