Marc Marquez conclude la prima giornata di libere sul circuito austriaco col sorriso. Nonostante una prima sessione deludente, complice qualche problema, nella sessione pomeridiana ha ritrovato in fretta la quadra della propria moto chiudendo col 4° miglior tempo e garantendosi così l'accesso diretto alla Q2.
E' un Marc Marquez che gioca al ribasso sulle proprie aspettative, non sentendosi ancora al passo coi migliori piloti Martin e Bagnaia, ma avverte però il sostanziale miglioramento nelle sensazioni su pista, complici anche le nuove gomme che sembrano aver ridotto il problema di spinta sull'avantreno lamentato dalle GP23. Di certo c'è che in gara tutto può succedere, nei suoi migliori anni con la Honda lo spagnolo qui collezionò molti podi, anche se la vittoria sul circuito austriaco in carriera finora gli è sempre sfuggita.
Hai perso un paio di giri veloci oggi, quali sono state le tue sensazioni oggi in pista?
"Al mattino le sensazioni erano buone - spiega Marc - sappiamo già perchè abbiamo avuto dei problemi sul passo gara ed abbiamo commesso alcuni piccoli errori, ho avuto un piccolo problema coi freni come ad Austin. Da quell'esperienza il team ha tratto insegnamento e nella sessione pomeridiana le sensazioni in pista sono migliorate subito. Mi hanno anche dato alcuni consigli sullo stile di guida e sono stato in grado di adattarmi. Ho modificato anche il setup della moto, non di moltissimo ma le sensazioni alla guida sono state decisamente migliori che nelle ultime gare. Una delle cose che mi ha aiutato di più oggi è stata la calma, perché nelle FP1 abbiamo visto molte bandiere gialle e non mi sono mai stressato. Non essere caduto e avere un buon assetto di base mi ha permesso di lavorare su piccoli dettagli. Negli ultimi tracciati l'impressione era di essere due o addirittura tre passi indietro rispetto agli altri piloti al vertice, domani speriamo di essere mezzo passo indietro quindi questo è già molto positivo di suo".
Nella sessione pomeridiana c'è stato anche un problema alla chicane.
"Ho notato che stavano arrivando degli altri piloti e non volevo disturbarne le traiettorie, quindi sono andato dritto per non ricevere delle penalità. Ma sui freni ero troppo ottimista ed ho frenato tardi. Il grande incidente di stamattina mi ha messo in guardia e ho preferito andare largo. Oggi però non ho avuto bisogno di prendere una scia per segnare un buon giro, ma se domani dovrò lottare di nuovo per la mia sopravvivenza, lo farò perché questo è il motociclismo".
E' il tuo miglior venerdì da inizio stagione?
"Penso che anche a Portimao il weekend iniziò davvero bene. Anche al Sachsenring, ok c'è stata la caduta ma il venerdì era andata bene. Ma più che di risultati parlo delle sensazioni sulla moto. Quindi si, forse è il miglior venerdì da inizio stagione, certo può essere anche che sia dovuto al circuito che si adatta bene alle Ducati".
La nuova gomma posteriore fa qualche differenza?
"Mi sono sentito più naturale con questa gomma, specialmente con queste nuove gomme della Michelin che hanno portato quest'anno. Più che in termini di trazione la differenza è in termini di aderenza, e con questa di oggi mi sento più a mio agio e i movimenti della moto sono più prevedibili. Sul filo invece sono molto simili alle altre. Oggi infatti sono stato più vicino ai piloti più veloci, mentre con l'altra gomma sentivo sempre quella spinta sull'anteriore".
Quindi pensi di avere delle chance di vittoria questo fine settimana?
"No, mi piacerebbe poter dire il contrario. Sfortunatamente pur essendo più vicini siamo ancora un passo indietro rispetto a Bagnaia e Martin. Siamo nel secondo gruppo con Morbidelli e Bastianini, quindi vediamo se domani lavorando su alcuni dettagli riusciremo ad essere più costanti".
Pecco ha detto che si aspetta problemi di temperatura all'anteriore.
"Sinceramente non ho chiesto, io non ho avvertito problemi anche facendo molti giri consecutivi. Tra le Ducati, Pecco è uno di quelli che frena più tardi e forse per questo motivo ne soffre di più".
Al Mugello dicesti che correre lì con una Ducati è come essere su un circuito diverso. E' così anche qui in Austria?
"Si, ma non come al Mugello. A essere sinceri qui la Honda non andava male, fermavi la moto la rialzavi e partivi, perlomeno in passato, mentre al Mugello aveva sempre sofferto. E' bello guidare una Ducati qui, è chiaro, i suoi punti di forza sono le frenate brusche e l'accelerazione. Eccezion fatta per Di Giannantonio che è caduto, tutte le Ducati sono in Q2 e questo è un segnale incontrovertibile".