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SBK, Bassani: “Non ho ancora la Ninja in mano, in frenata è l’opposto della Ducati”

“La Kawasaki è completamente diversa dalla Ducati e anche in frenata bisogna essere più aggressivi. Non l’ho ancora del tutto in mano, ma siamo migliorati un po’ in tutti in test e ci siamo avvicinati ai primi”

SBK: Bassani: “Non ho ancora la Ninja in mano, in frenata è l’opposto della Ducati”

Completata la preparazione invernale, a Phillip Island Axel Bassani si appresta a vivere il suo primo fine settimana di gara da pilota ufficiale. Un sogno a lungo cullato, pronto per diventare realtà con i colori del Kawasaki racing Team, a cui il pilota di Feltre si è unito come successore di Jonathan Rea. L’apprendistato in sella alla Ninja ZX-10RR non è stato dei più semplici, ma i progressi non sono mancati nemmeno in Australia, dove “El Bocia” ha completato il test di martedì in decima posizione a otto decimi dalla vetta.

Abbiamo sempre migliorato un pochino in tutti i test e ci siamo avvicinati un po’ di più ai primi. Poi Phillip Island è una pista strana e secondo me ci aspetterà come al solito una gara di gruppo” ha detto Bassani parlando del test e delle sue aspettative per questo weekend: “Magari i primi due o tre riusciranno a prendere e andare via, ma per il resto sarà come al solito: bisognerà cercare di gestire e di trovare una buon posizionamento all’interno del gruppo, per poi giocarsi una buona posizione a fine gara. Però un piccolo step l’abbiamo fatto”.

Parlando delle differenze più grandi riscontrate nel passaggio dalla Ducati Panigale V4R e la Ninja, il pilota veneto ha aggiunto: “Cambia tutto, ma l’aspetto più complicato è la frenata. Con la Ducati ero abituato a frenare in una certa maniera e qua è completamente al contrario: il motore, il forcellone e il telaio sono diversi, quindi devi proprio cambiare il tuo approccio in frenata. Ci vuole tempo per adattarsi. Bisogna essere più aggressivi con questa moto, che poi è il modo in cui frenavo con la Yamaha prima di andare in Ducati. Quando sono arrivato lì mi sono dovuto adattare alla moto e adesso devo adattarmi a questa. È normale: ogni moto ha la sua anima e il suo stile”.

Bassani sembra aver imboccato la strada giusta, ma avrà bisogno di altro tempo per riuscire a sfruttare al meglio la sua nuova compagna di avventure.
 
“Quanto ho in mano la Kawasaki? Non lo so. Penso di essere al 70-80%, manca ancora un po’ perché riesco a spingere ma non a essere costante come lo sono di solito - ha osservato - Anche quando cerco di fare un giro veloce faccio sempre un paio di errori in giro per la pista, quindi non ho ancora la moto in mano al 100%”.

Come ci ha detto Guim Roda pochi giorni fa, tutto il KRT era convinto di voler puntare sul 24enne per il dopo-Rea. Ma cosa può portare lui alla Kawasaki? 

“Non lo so - ha risposto Axel - Io cerco di essere sempre come sono. Com’ero in un team più piccolo, lo sono anche qua: cerco di essere sempre onesto e di dire quello che penso. Senza nemmeno prendermi troppo sul serio, perché siamo facendo il lavoro più bello del Mondo e bisogna divertirsi senza agitarsi troppo, che non serve a niente”.

Una risposta in puro stile Bassani visto che nel corso delle stagioni ha più volte dato prova di saper gestire al meglio la pressione, senza avere paura di nulla.“In realtà anch’io a volte ho paura prima della gara, ma cerco di restare tranquillo - ha sottolineato - Questo è ciò per cui lavori sempre, quindi arrivi alla gara un po’ più preparato e riesci a gestire di più la pressione. Che poi, sinceramente, di pressione ne sento tanta quanta l’anno scorso, quando volevo far bene e stare sempre davanti. Qui corriamo per una Casa Madre, ma se sei un pilota e vuoi puntare in alto la pressione ce l’hai sia che corri per una Casa ufficiale sia che non lo fai”.

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