Un giorno all’alba. Già domani, secondo il nuovo format della MotoGP, Pecco e Jorge si affronteranno per la prima delle due sfide da portare a termine in Qatar.
Le statistiche dicono che nella Sprint è Martin il favorito, con 6 vittorie a 3. Il risultato si inverte nei Gran Premi che hanno visto Bagnaia trionfare 6 volte contro le 4 di Martin. Un particolare non da poco qualora i due si ritrovassero dopo il GP di Valencia a pari punti.
Quattordici punti di vantaggio, comunque, sono troppo pochi per gestire e Davide Tardozzi, team manager Ducati dal 2014, fresco del suo primo titolo piloti con Bagnaia nel 2022, lo sa bene.
“Qui bisogna vincere, possibilmente entrambe le gare - sentenzia, e poi aggiunge - Pecco può farcela”.
L’imperativo categorico è arrivare a Valencia con un bottino di punti incrementato, per evitare una disfida in casa dello spagnolo che, a quel punto non avrebbe nulla da perdere e sarebbe un avversario troppo pericoloso. Dalla parte del campione del mondo però, oggi, c’’ anche Enea Bastianini, tornato alla vittoria dopo un anno durissimo in Malesia.
“A Enea è bastato un click, ma mentale, non fisico sulle sospensioni della sua moto che è esattamente identica a quella di Bagnaia e Martin. Una moto vincente. Bastianini lo ha fatto e ora non tornerà indietro. Qui può vincere. A Sepang ha fatto un. Lavoro eccezionale e Bagnaia lo ha aiutato a capire, perché a questi livelli la mente è tutto”, ricorda Tardozzi, ex pilota di livello lui stesso.
A Sepang Enea ha vinto, facendo involontariamente un regalo al suo compagno di squadra incassando i pesanti 25 punti della vittoria. Dietro di lui Alex Marquez, con Pecco Bagnaia capace di regolare Martin tenendo giù da podio. Potrebbe qui il pilota gestito da Carlo Pernat fare lo stesso?
“Certamente, nel 2022 Enea qui ha centrato la prima vittoria quando era nel team Gresini. Potrebbe ripetersi. E’ il suo obiettivo”.
Il primo obiettivo: se sarà in testa la Bestia proverà a vincere. Ma potrebbe anche giocare per la squadra, cedere addirittura la vittoria se si trovasse nelle condizioni ideali con il compagno di squadra alle spalle?
“I piloti difficilmente rinunciano ad una vittoria”, sentenzia il suo manager Carlo Pernat che da buon genovese da anche un valore economico al successo, ma Tardozzi non è d’accordo.
“Enea è un professionista. Sa quello che deve fare, lavorare per la squadra. Tra l’altro il rapporto fra lui e Pecco è ottimo e Bagnaia si è speso per lui. Non dobbiamo dirgli niente. Fare gioco di squadra? E perché no? Zarco se ci riuscirà lo farà per Martin”.
E’ vero Johann ha ammesso ieri che gli piacerebbe essere parte del primo, storico, successo per Pramac. Ma il francese non è allo stesso livello del compagno di squadra, Enea sì. E’ il momento di ritirare fuori la mitica Mappa 8?
Tardozzi recepisce la battuta, alza gli occhi al cielo, gesticola. Scuote la testa.
“Non abbiamo chiesto nulla, direttamente, ma Enea è intelligente”, sottolinea.
Seduto, con un caffè fra le mani, Carletto motteggia: “meglio chiedere”. Tardozzi, fra i denti: “lo faremo”.