English
Italiano
Una storia romantica, tutta tricolore. Ad Eicma Tony Cairoli ha indossato per la prima volta i colori Ducati. La Casa di Borgo Panigale ha infatti deciso di accettare la sfida nel cross, affidandosi all’esperienza del nove volte iridato.
Toccherà quindi al pilota di Patti curare lo sviluppo della 450, verso cui sono riposte le speranze di glorie. Dall’asfalto la sfida si sposta quindi allo sterrato, dove Ducati dovrà scontrarsi con i colossi come KTM, Kawasaki, Honda e Yamaha, giusto per fare qualche nome.
“Sono orgoglioso per questa nuova sfida – ha esordito Cairoli – non sarà facile, ma il progetto tutto italiano offre grandi stimoli e motivazioni a tutti noi. In questi ultimi mesi ci siamo sentiti a lungo con Ducati. Io arrivavo da un anno come team manager in KTM dove avevo praticamente abbandonato la moto, infatti mi mancava la pista. Ho valutato il progetto di Ducati ed era molto bello, considerando che potevo tornare a trascorrere tanto tempo in moto. Così ho accettato”.
Cosa porterà Cairoli in Ducati?
“Innanzitutto ho visto grande passione e motivazione da parte del gruppo di lavoro e penso che questa cosa sia un ottimo punto di partenza. Io cercherò di metterci tutta l’esperienza e la conoscenza acquisita negli anni. Ovviamente non sarà facile, perché il progetto è completamente nuovo e il cross è una disciplina complicata. Sicuramente non è la MotoGP, ma ci sono diverse criticità con cui confrontarsi. Tutto dipenderà da quello che sarà lo sviluppo della moto”.
Ducati ha voluto puntare sul motore Desmo e la leggerezza.
“La moto si presenta benissimo e vedremo poi quello che sarà lo sviluppo nei prossimi mesi. In merito alle qualità della moto puntiamo soprattutto sulla leggerezza e la maneggevolezza, in relazione ovviamente alla potenza della moto”.
Vedremo Cairoli correre una gara?
“Tantissimi me lo chiedono. Molto dipenderà da quello che sarà lo sviluppo e tanti altri fattori. Vedremo quindi”.
La sfida nel cross potrebbe diventare poi l’antipasto verso la Dakar…
“Il progetto è a lungo termine e speriamo di continuare così per tanto. La Dakar? È una gara tosta, infatti ci vuole grandissima esperienza. Facciamo un passo alla volta”
