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MotoGP, Jorge Martin: "ora sento la pressione, ma gli errori mi hanno reso più forte"

Lo spagnolo fa piazza pulita a Buriram tra pole, sprint e gara e riaccorcia le distanze da Pecco, è a -13. "Battere Pecco e Brad è stata una bella soddisfazione, loro i più forti in frenata, tra le migliori vittorie della mia carriera. Gli errori? quello a Mandalika il più pesante da digerire"

MotoGP: Jorge Martin:

Aveva lasciato l'Australia con l'amaro in bocca Jorge Martin, dopo l'errore in Indonesia la scommessa a Phillip Island con la gomma posteriore poi aveva tradito lo spagnolo negli ultimi giri. La sprint spostata e poi annullata della domenica aveva quindi sigillato un weekend nero per le ambizioni di Jorge. In Thailandia però la reazione c'è stata ed è stata di quelle ai massimi livelli: lo spagnolo fa piazza pulita tra pole, sprint e gara, riaccorciando le distanze portandosi a 13 punti di distacco dal rivale Bagnaia.

In gara Martin sfrutta il vantaggio della pole con un'ottima partenza che catapulta la sua Ducati Pramac in testa battendo un ritmo serrato e lasciando indietro i suoi avversari a tre decimi di distacco. Con Bagnaia costretto dalle retrovie ad una faticosa rimonta, lo spagnolo ha quindi gestito le gomme per la bagarre dei giri finali. Una Bagarre che ha visto Martin confrontarsi tra la KTM di Binder e la Ducati di Pecco, spuntandola all'ultimo giro sui rivali dopo una serie di sorpassi con la gomma posteriore ormai agli sgoccioli. Tre le gare ora rimaste nel calendario per aggiudicarsi il campionato, con lo spagnolo che sembra essersi già lasciato alle spalle gli errori del passato uscendone più forte.

E' stata una gara emozionante e ricca di sorpassi, hai lottato fino alla fine difendendoti dagli attacchi dei tuoi rivali. Il tutto si è concluso con una esplosione di gioia sul traguardo.
"E' stata una delle più belle gare della mia carriera - esordisce Martin - durante i duelli finali ho avuto difficoltà a frenare duramente e nei sorpassi ma oggi avevo la fiducia di poter contrattaccare. Quando negli ultimi giri Brad e Pecco mi hanno raggiunto penso che fossero un pizzico più veloci, ho gestito bene le gomme e penso di essermi difeso bene. Ero convinto che dopo il sorpasso Brad mi avrebbe lasciato indietro ma non è stato così, dopo aver condotto la gara in solitaria per 20 giri non è stato facile mentalmente dover affrontare tutte quelle curve e quei sorpassi, ma ho mantenuto la concentrazione ed è andata bene".

Cosa hai pensato quando hai visto sopraggiungere Brad dopo aver dominato per tutta la gara con tre decimi di distacco?
"Ho cominciato a sentire il rombo forte del suo motore in curva 7 e ho capito che stava provando ad attaccarmi. In quella curva ero già abbastanza al limite quindi inizialmente ho pensato che avesse più aderenza. Quando mi ha passato invece ho visto che era anche lui al limite e ho contrattaccato, ma sono stati dei sorpassi davvero al limite".

Dopo il sorpasso di Brad hai pensato di poterti accontentare di un secondo posto?
"Ero convinto che Brad avrebbe preso il largo, in quel momento ho pensato di concentrarmi sul mantenere a distanza Pecco dietro di me, anche un secondo posto sarebbe stato un buon risultato. Poi però alla curva 1 ho notato un momento di difficoltà della KTM di Binder e ho deciso di provarci alla curva 3, ed il giro dopo sono riuscito a sorpassarlo".

Una gara, quella sul circuito Thailandese, che ha dimostrato come Jorge possa vincere anche lottando nei corpo a corpo coi propri rivali.
"Penso che sia Brad che Pecco siano tra i piloti più forti in frenata. Essere stati in grado di batterli lottando testa a testa con loro, curva dopo curva, è stata una sensazione incredibile. Questo mi da molta fiducia perché se sono riuscito a batterli significa che anche io so essere forte in frenata. Dovevo gestire l'anteriore quindi non potevo frenare troppo tardi ma quando ho avuto bisogno di farlo l'ho fatto".

Sul traguardo lo spagnolo ha espresso visibilmente tutta la gioia di una vittoria conquistata curva dopo curva.
"E' stato davvero un sollievo, ieri nonostante la vittoria nella sprint non ero riuscito a godermi il momento - confessa Martin - ero già concentrato sulla gara di oggi, tanto da avere difficoltà a dormire negli ultimi giorni. Oggi finalmente potrò riposare veramente".

Jorge Martin a Buriram ha fatto l'en plein, conquistando la pole, la sprint e la gara al sabato. Un weekend che gli permette di riaccorciare le distanze da Pecco in classifica, portando lo spagnolo a 13 punti da Bagnaia: la corsa per il titolo è apertissima.
"Sono felice - Martin fa una pausa lasciandosi sfuggire un sorriso - ottenere questi tre risultati assieme in un solo weekend è davvero una bella sensazione. Non posso mentirti, comincio ad avvertire la pressione della sfida con Pecco, mancano solo tre gare alla fine e non posso più permettermi errori, ora l'obiettivo è quello di recuperare punti in classifica".

Il pensiero va quindi ovviamente ai due errori commessi in Indonesia ed in Australia.
"Non è stato facile mentalmente ritrovare la giusta concentrazione dopo quegli errori, ma penso che ora grazie ad essi sono diventato più forte. L'errore a Mandalika ha pesato di più tra i due, avevo tre secondi di vantaggio e ho buttato tutto all'aria. In Australia in fondo si è trattato di una scelta di gomme sbagliata".

Una curiosità, ti abbiamo visto entrare tra gli ultimi in griglia.
"Ho imparato la lezione in India, non capisco perché il caldo mi faccia questo effetto, anche oggi a fine gara non mi sentivo benissimo. Prima di partire ho cercato di passare meno tempo possibile al caldo, ha funzionato: per i 40 minuti di gara  ero in condizioni perfette".

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