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MotoGP, Quartararo: "pensavo di meritare il long lap, ma poi ho riguardato il video"

“Prima di guardare i video ero convinto di essermi meritato il long lap, poi però, vedendole ho cambiato idea. Quando ho colpito Savadori lui ha guardato dalla parte opposta. Strano. Significa che non è caduto per causa mia”

MotoGP: Quartararo:

di Chiara Rainis

Quindicesimo sotto la bandiera a scacchi della Sprint race dell’Austria, Fabio Quartararo ha compromesso la sua gara già in partenza a seguito di un contatto di gruppo che ha coinvolto Martin, Bezzecchi, Oliveira, Zarco e Bastianini. Da lì per lui è cominciata una difficile rimonta, poi vanificata da un secondo episodio.

“Hanno visto tutti cosa è avvenuto alla prima curva - ha affermato a caldo - Ho cercato di recuperare, ma superare Enea è un incubo perché frena molto tardi e in più la Ducati ha una super accelerazione. Io in quel momento ero lento, ma non appena ho avuto un po’ di spazio libero sono diventato un secondo più veloce”.

Fuori dai giochi che contano, il pilota Yamaha ne ha approfittato per fare esperienza per le corse a venire. “Ho studiato cosa c’è da migliorare. Globalmente sono stati 14 giri dove è successo molto”, ha confessato.

Tra gli accadimenti, pure la collisione con Lorenzo Savadori di cui è stato ritenuto responsabile.Prima di guardare i video ero convinto di essermi meritato il long lap, poi però, vedendole ho cambiato idea. Comunque io devo solo dare il 100% in pista, c’erano tre commissari a decidere e voglio augurarmi che facciano bene il loro lavoro”, si è tenuto lontano da polemiche.

A provocare la situazione sarebbe stata la sua brama di passare l’italiano.Non riuscivo e ci ho provato. Sono stato sempre al limite, per cui può succedere. Se non altro successivamente sono stato capace di tenere un buon passo”, ha guardato al bicchiere mezzo pieno.

Il rider di Nizza è quindi passato ad analizzare le criticità incontrate, specialmente quella prima curva sede del patatrac iniziale.A mio avviso dovrebbe essere un po’ più tonda, come l’ultima, perché pur riuscendo a girare, ti porta prima verso il centro e poi torna indietro, facendoti finire facilmente sull’erba - ha argomentato. - Soprattutto in fase di partenza è pericolosa, e infatti capita sempre qualcosa. Personalmente mi sono rotto il polso cinque anni fa, oggi c’è stato un altro incidente, quindi direi che è complicata”.

Facendo un salto indietro alle qualifiche, El Diablo ha rivelato di aver faticato molto. “Sono state difficili, perché già al primo time attack ero al limite. Ero terzo, quindi ho migliorato un po’, ma non tanto come gli altri. Ero alle spalle di Bagnaia e lui ha abbassato il crono di mezzo secondo, io invece, di mezzo decimo”.

Malgrado le difficoltà riscontrate l’ottimismo è d’obbligo. “Sono contento del passo ed è questa la mentalità che devo tenere per la seconda parte di stagione. Nel pomeriggio siamo stati sfortunati, ma nel complesso è stato finora un ottimo weekend”.

Tornando al crash con Savadori il 24enne ha ammesso di essere rimasto stupito da un dettaglio. “Quando l’ho colpito lui ha guardato dalla parte opposta. Strano. Significa che non è caduto per causa mia”,

Passando in seguito all’obiettivo per la gara domenicale, il transalpino ha mostrato idee ben chiare. “Realisticamente posso puntare ad un piazzamento tra la top 5 e la 7, perché i vari Bagnaia, Binder, Vinales e Bezzecchi sono più forti. Il mio passo è uno dei migliori, ma il potenziale è quello”.

Infine sull’approccio che terrà allo start domenica non ha mostrato dubbi. Oggi ho fatto la mia miglior partenza in assoluto in un GP, tuttavia le altre moto essendo più veloci mi hanno preso. Ho pure frenato tardi, quindi non avrei potuto fare di più. Il mio atteggiamento non cambierà. Proverò soltanto a fare un’ottima corsa”.

 

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