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SBK, Rea: “Bautista è impressionante e impossibile da seguire”

“Alvaro ha un’accelerazione e un grip incredibili e non consuma nemmeno le gomme. Ho faticato quando ha alzato il ritmo, non avevo abbastanza margine. Il 250° podio? Mi rende orgoglioso, ma mi fa sentire vecchio”

SBK: Rea: “Bautista è impressionante e impossibile da seguire”

Il tracciato di casa ha dato una marcia in più a Jonathan Rea, che proprio a Donington Park ha tagliato il traguardo dei 250 podi in carriera, grazie al terzo posto conquistato in Gara 1. Un buon risultato per il Cannibale, rimasto in lotta per la vittoria fino a metà gara, quando Alvaro Bautista ha cominciato a dettare il passo.

“Mi sono trovato molto bene a inizio gara, specialmente quando Toprak era al comando, tanto da voler provare a stargli davanti per avere strada libera. Poi il ritmo si è alzato a metà gara quando Alvaro si è portato in testa - ha raccontato il sei volte iridato - Lui girava sull’1’26”5, mentre io faticavo a stare sull’1’27. Ho provato a fare di più in quella situazione e a frenare al limite. Forse ho esagerato un po’, perché avevo poco margine. Il tracciato ha tanto grip e la trazione posteriore era buona, ma mi spingeva in curva e appena provavo a usare un po’ di più il freno anteriore il posteriore non mi seguiva e avevo la sensazione che sarei caduto. Ho bisogno di avere più margine da parte della moto. Dopo aver visto i dati, abbiamo già qualche idea per domani”.

Nonostante qualche difficoltà, il pilota della Kawasaki è riuscito a tagliare il traguardo con 1”7 di margine su Danilo Petrucci, resosi insidioso negli ultimi passaggi.

“La mia gara è stata abbastanza incostante. Anche nel finale, quando Danilo ha cercato di mettermi un po’ di pressione, sono riuscito a essere abbastanza veloce, girando sporadicamente sull’1’27” basso. Il passo c’è e anche se ho consumato parecchio le gomme non le ho completamente distrutte, per questo abbiamo ragione di essere abbastanza ottimisti sul posteriore, abbiamo solo bisogno di crearci il giusto margine davanti, nel caso in cui mi trovi di nuovo in crisi” ha chiosato Johnny, che in merito agli ultimi giri ha aggiunto: “Non ho pensato a nulla a parte guardare la tabella per vedere il gap. Non volevo commettere errori, ma se mi avesse raggiunto e superato non avrei potuto farci nulla, perché non potevo fare più di quello. Fortunatamente sono riuscito a guidare in maniera pulita negli ultimi giri ed è bastato per avere un piccolo margine. Quando ho controllato dopo la bandiera a scacchi ho visto che Danilo era abbastanza distante. Credo che si sia arreso, o forse ha commesso un errore”. 

Una prestazione che ha permesso al nordirlandese di scrivere un’altra pagina della Superbike, tagliaando il traguardo dei 250 podi in carriera.

Mi rende orgoglioso, ma mi fa anche sentire molto vecchio. Ciò che ho ottenuto nella mia carriera, e sto continuando ad ottenere, va al di là dei miei sogni più sfrenati. Voglio godermi questo traguardo, sperando di raggiungere altri - ha commentato un Rea ormai a corto spazio - Non credereste mai a quanto è piccola mia stanza dei trofei! Ci sono solo cinque mensole, quindi ho un po’ di trofei sul pavimento, dietro a una delle mie moto, ma è un bel problema da avere!”.

Un risultato che era nell’aria già dalle FP1, quando il Cannibale ha staccato il miglior tempo della sessione con condizioni miste, confermato dalla pole position di questa mattina.

“Donington è una buona pista per noi e saremmo dovuti essere competitivi qui. Ieri ho scherzato con i miei meccanici quando è arrivata la pioggia, dicendo loro che quella sarebbe stata la nostra occasione per essere primi per la prima volta in stagione. È stato bello, poi ho fatto un bel giro in Superpole”, ha raccontato.

Difficile fare di meglio, soprattutto con un Bautista formato Speedy Gonzales.

Era impossibile seguirlo, me sono accorto quando ha superato Toprak. Quando ho visto il grip che aveva sulla spalla destra della gomma e la sua accelerazione ho pensato che lo avrebbe passato alla chicane. A metà rettilineo era già a miglia di distanza e ho capito che Toprak non avrebbe mai neanche provato a seguirlo. La cosa incredibile è che Alvaro non consuma nemmeno le gomme, perché è tutto merito della trazione posteriore. È incredibile” ha sottolineato Rea, secondo cui il punto di forza di Bautista va al di là di grip, accelerazione e gestione delle gomme: “È il pacchetto - ha affermato - Anche Alvaro ovviamente è incredibile. Ha fatto un gran lavoro e sembrava avere tutto sotto controllo. È impressionante”.

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