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MotoGP, Marini: "Ero dietro a Marquez quando è caduto: è stata una situazione critica"

"Si trovava nella traiettoria giusta, ma ha perso l'anteriore: forse aveva la media all'anteriore che nei primi giri magari non era ancora in temperatura. Chi esce dalla pitlane deve dare la precedenza, chi è in pista sa di poter spingere e non si deve preoccupare di chi sta entrando"

MotoGP: Marini:

Un'ottima prestazione oggi durante le prove libere per i due piloti del team VR46. Entrambi hanno centrato l'accesso diretto alla Q2, Bezzecchi facendo il miglior tempo della giornata, e Luca Marini facendo il settimo miglior crono  stretto tra la Yamaha di Quartararo e la Ducati di Bastianini. Per il pilota italiano il circuito tedesco si rivelerà uno spartiacque in cui la scelta della gomma e le temperature saranno i fattori decisivi di una gara in cui i sorpassi sono difficili.

Con sette Ducati nei primi dieci il dominio di Borgo Panigale sembra riconfermato, ma col meteo incerto non è detto che non si veda una zampata dei rivali. Fatta eccezione per la Honda, ogni casa ha un pilota nei primi dieci.

"Oggi è stata una giornata caotica - ci racconta Luca Marini - nella mattina abbiamo fatto alcuni errori che ci avevano fatto mancare l'accesso alla Q2. Fortunatamente nella seconda sessione il meteo era perfetto e negli ultimi due giri dopo la bandiera rossa ho spinto al massimo. La mescola morbida all'anteriore è fin troppo morbida sul lato, quindi dovremo usare la media, anche se non mi ha sempre dato le migliori delle sensazioni, ma credo sarà la scelta corretta per questo weekend. Il problema è che con queste temperature è difficile portare le gomme in temperatura. Nel complesso però sono contento di aver centrato la Q2 al venerdì, dobbiamo ancora trovare della velocità nel terzo settore. Abbiamo provato due setup diversi, di cui uno uguale a quello che usai qui lo scorso anno, che è buono ma non perfetto, anche perché le condizioni del tracciato sono diverse".

Se dovesse piovere, che gara ti aspetti?
"Ho corso qui con la pioggia in Moto2, e fu una gara infinita. Sul bagnato è un circuito strano, in alcuni punti c'è tanto grip, in altri è pessimo. Lo abbiamo visto stamattina in moto2, che è partita pianissimo, mentre poi asciugandosi il tracciato sono stati molto veloci. A volte è accaduto il contrario, è un circuito strano. Di solito con le Michelin abbiamo un ottimo feeling, con l'elettronica è abbastanza facile guidare sul bagnato".

Con sette Ducati nei primi dieci, pensi che la Ducati abbia azzerato quello svantaggio che aveva qui in passato rispetto alle case rivali?
"Penso che siano più i rivali ad essere in svantaggio in questo momento. Quartararo lo scorso anno aveva vinto, mentre oggi dice che la Yamaha non gira. La Ducati ormai dal 2016 è estremamente stabile in ogni circuito".

La prima curva a destra dopo tante a sinistra com'è?
"Molto più facile sul bagnato, decisamente. Con l'asciutto c'è sempre il rischio che si chiuda l'anteriore, io cerco sempre di dare gas e farla di traverso".

Quest'anno avete girato più lenti dello scorso anno, in cui Bagnaia andò più veloce di almeno un secondo.
"E' una questione di gomme, sono più dure di quelle dello scorso anno, abbiamo uno step più duro come nel 2020 e nel 2021, immagino che andremo più piano in qualifica ma in gara non è detto".

Eri dietro a Marc quando ha perso l'anteriore alla curva 1, hai potuto osservare l'incidente con Zarco da vicino.
"E' facile perdere l'anteriore qui, oggi abbiamo visto molte cadute. E' difficile dare un giudizio sull'accaduto, in quel momento ero molto concentrato nel fare il mio giro veloce. Seguendo Marc mi sembrava fosse nella traiettoria giusta, ma sfortunatamente è caduto. Credo sia stata una situazione critica, forse aveva la media all'anteriore che nei primi giri magari non era ancora in temperatura, e sicuramente stava spingendo come tutti per fare un buon risultato".

L'ingresso dalla pitlane in quel punto forse andrebbe rivista?
"Questo circuito è così da anni, da un lato sai che devi prestare attenzione ma sai anche che non hai altre traiettorie. Chi esce dalla pitlane deve dare la precedenza quindi chi è in pista sa di poter spingere e non si deve preoccupare di chi sta entrando. Se si volesse cambiare quella uscita io sarei d'accordo, ma allora questo sarebbe anche per altri circuiti".

Purtroppo però a volte bisogna aspettare che le cose accadano prima di prendere delle decisioni.
"Nel nostro sport è così, a volte bisogna aspettare prima di prendere provvedimenti".

Oggi abbiamo visto diversi incidenti in pista, di cui alcuni pericolosi. C'è, nella sprint, il rischio di rivedere ciò che è accaduto nella sprint di Portimao?
"Secondo me qui le cose saranno diverse, rispetto a Portimao qui è molto più difficile superare quindi le occasioni per i contatti dovrebbero essere di meno".

Hai fatto il tuo giro migliore poco prima della caduta di Raul Fernandez, nonostante la bandiera gialla.
"Ho visto la bandiera e ho rallentato per sicurezza, ma il vantaggio accumulato in quel giro era tale che sono riuscito lo stesso a fare un buon risultato".

In quale settore hai più difficoltà?
"Nel terzo settore perdo molto in percorrenza nelle curve, mi piacerebbe riprovare con la media all'anteriore nonostante mi abbia dato difficoltà nel portarle in temperatura, quindi con la morbida devo vedermela con questo problema".

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