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MotoGP, Marc Marquez: "La scia di Bagnaia? Si è affiancato e ho pensato: grazie!"

"Il piano originale era di seguire Bezzecchi,  l'incontro con Pecco è stato casuale. Ne ho approfittato ed ha funzionato. Il format? Vorrei un venerdì di sole prove libere, adesso siamo tutti troppo aggressivi da subito"

MotoGP: Marc Marquez: "La scia di Bagnaia? Si è affiancato e ho pensato: grazie!"

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Le qualifiche di Marc sono terminate nel migliore dei modi per lo spagnolo di casa Honda. Dalla partenza ai box nel tentativo di inseguire Bezzecchi durante un'uscita, all'incrocio della traiettoria con Bagnaia, scontento, che però ha permesso a Marc di sfruttarne la scia ed ottenere una partenza dalla prima fila alle spalle di Pecco. Nella Sprint i punti deboli della Honda si sono fatti sentire di più, e lo spagnolo ha chiuso in settima posizione.

"Al ritorno ai box durante le qualifiche ho mostrato il pollice in su al mio team - racconta Marc - Non sono sicuro di aver capito cosa sia successo, ma in qualche modo ho portato a casa il risultato. Non dico che non succederà di nuovo in futuro, ma penso sia uno dei miei punti di forza. Questa volta però non ero lì ad aspettare Bagnaia, inizialmente ho provato ad seguire Bezzecchi, quindi è stato un caso fortuito. L'ho visto arrivare molto veloce, quindi ho preso la San Donato larga per farlo passare perché non sarei mai stato in grado di stargli dietro. Invece lui si è affiancoto facendo dei gesti con le mani ed in quel momento il primo pensiero è stato soltanto "grazie" - ammette con sarcasmo - perché mi dava la possibilità di seguirlo ed è quello che ho fatto. In gara però le cose sono andate diversamente, quelle a cui siamo abituati ultimamente in Honda".

Alex Rins sembra essersi infortunato, è un copione a cui ci stiamo abituando con questo nuovo format. I contatti non sono mancati in gara, tu stesso hai avuto un episodio con Miller, cosa ne pensi?
"Il problema è che adesso, nel weekend di gara, siamo tutti in modalità d'attacco totale sin dalle FP1. Lo scorso anno con un meteo normale spingevi soltanto nelle FP3. Lo si vede dall'utilizzo delle mescole morbide, ora si fanno molti più time attack. Non sono pienamente contrario alla sprint race, penso debba restare, ma credo che il venerdì debba diventare una giornata di prove libere come in passato, e limitare i giri veloci alle FP3, concentrandosi sui risultati il sabato. Siamo tutti sempre al limite, spero che Rins si rimetta presto. Riguardo all'episodio di Binder con mio fratello, è stato giustamente penalizzato. E' un peccato per mio fratello che ultimamente ha avuto sfortuna nonostante sia veloce. Quanto a me con Miller, è un incidente di gara dettato anche dalle condizioni al limite del tracciato, stavolta è toccato a me ma la MotoGP è fatta anche di questo".

Ti sei confrontato con la KTM di Jack Miller, in cosa era più forte?
"Rispetto a lui perdevo molto sul rettilineo ed in accelerazione, mentre nel resto del circuito ero più veloce, mi sentivo più forte. Il problema è che la qualifica e la gara sono due situazioni molto diverse. Fare un giro veloce è possibile, ma lottare con gli altri piloti è tutto un altro discorso. Spingo sempre al massimo, ma poi quando freno arrivo a tre metri dagli altri, loro mi raggiungono ed una volta presa la traiettoria è impossibile difenderla. Quando ho provato a lottare per difendermi a Le Mans, sono caduto. Quindi oggi ho preferito non correre rischi e terminare la gara".

Hai avuto modo di lavorare col nuovo telaio?
"Ho provato entrambi i telai, ma per la gara ho deciso di uscire con quello che conoscevo, quello che avevamo montato ieri, perché era il più sicuro, e domani continueremo con quello. Per il futuro, però, li riproverò entrambi, perché quello di inizio stagione presenta alcuni punti positivi. Sul rettilineo però il motore non spinge abbastanza".

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