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SBK, Bassani: “Non è un mio problema se Bautista non vuole che lo segua”

“Non ho bisogno di parlare con Alvaro di quel che è successo nella Superpole di Assen, perché per me è normale seguire il migliore. In Gara 1 avevo il passo di Rea e Razgatlioglu”

SBK: Bassani: “Non è un mio problema se Bautista non vuole che lo segua”

La prima gara del weekend di Assen si è conclusa con un quinto posto per Axel Bassani, che è stato ancora una volta il primo degli indipendenti al traguardo. Nonostante la penalità che si è visto infliggere per aver disturbato Gerloff e Baz durante la qualifica, il pilota veneto è riuscito a risalire fino alla quarta piazza, cedendo la posizione a Locatelli solo a pochi metri dalla bandiera a scacchi. 

“Locatelli è andato meglio di me nell’ultimo giro e ha fatto un bel sorpasso. Me l’aspettavo. Ho provato a fare del mio meglio, ma oggi era il 5° posto - ha esordito Axel - Non sono contento della penalità. Ho intralciato Gerloff durante il suo giro ed è è giusto che mi abbiano sanzionato, ma non posso essere felice per la sanzione. Comunque è così che vanno le corse. Vedremo come andrà domani. Non credo che la penalità si applichi, quindi penso di partire dall’ottava posizione. Voglio stare davanti sin dalla partenza e cercare di salire sul podio”.

Un obiettivo che Bassani avrebbe forse potuto raggiungere già in Gara 1, senza penalità da scontare: “Forse non sarei arrivato primo, ma credo che avrei potuto lottare per il secondo o terzo posto, perché dà metà gara avevo lo stesso passo di Toprak e Johnny, ha sottolineato il 23enne.  

Il pilota di Feltre punta in alto e non soltanto sulla pista di Assen, dove è stato, con margine, il primo ducatista dopo Bautista: Do il 100% in ogni giro, ma voglio essere la miglior Ducati in assoluto. Non la migliore dopo Alvaro. Forse un giorno ci riuscirò” ha ammesso l’alfiere Motocorsa, oggetto delle critiche del campione in carica dopo l’episodio della Superpole.

Attualmente, non sono il pilota migliore né il più veloce, quindi seguo il migliore, che al momento è Alvaro. Se lui non è d’accordo che lo segua, non è un problema mio - ha chiosato - Non ho parlato con Serafino e non ho bisogno di parlare con Alvaro. È normale che un pilota ne segua un altro. Sono rimasto a qualche metro di distanza da lui per cercare di seguirlo, perché per me è normale e se per lui non lo è, problemi suoi”.

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