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MotoGP, Morbidelli: "Sono pieno di gioia. Un grazie all'ingegner Marmorini"

"Con il suo lavoro e quello della squadra la velocità è migliorata, è una buona base su cui costruire". Quartararo: "non ho fiducia in frenata. Ho già guardato i dati di Franco e mi potranno aiutare"

MotoGP: Morbidelli:

Non c’è bisogno di chiedere a Morbidelli come si senta, basta guardarlo in faccia. È quella di qualcuno che dopo un lungo viaggio all’inferno, ha incominciato a salire i gradini verso il paradiso. Il 4° posto nella sprint race è “qualcosa di cui avevo molto bisogno, sono pieno di gioia” sentenzia.

Poi racconta la sua gara.

È stata bella. Ho fatto una buona partenza, ma ero un po’ troppo emozionato e in mezzo alla prima curva curva c’era una macchia di umido, mi sono spaventato e ho perso la prima posizione. Poi sono riuscito a recuperare e rimettermi in testa per un paio di giri: è stata una sensazione incredibile, mi sono sentito così bene! - non nasconde le sue emozioni Franco - Avevo meno potenziale delle Ducati, ho cercato di fare il massimo e portare a casa il migliore risultato possibile. Ho fatto 4°, anzi abbiamo perché il team se lo merita dopo avere lavorato duramente. Queste prestazioni sono benzina per me e per la squadra.

Cosa sorprendente, la M1 teneva testa alle Desmosedici sul rettilineo.

È merito del team e dell’ingegner Marmorini che hanno migliorato il motore, faccio loro grandi applausi - ha detto Morbidelli - Quest’anno siamo migliorati in quel senso, ma ci sono ancora aree da sistemare. Pensavo ai tecnici in rettilineo, ora è più difficile superarci ed è positivo, di solito era il contrario. Abbiamo una buona base su cui costruire, ma devo rimanere con i piedi per terra, pensare alla gara di domani e poi ad Austin. Se riusciremo a essere veloci anche lì, allora potremo andare avanti”.

La ciliegina sulla torta è stata la lotta con i compagni di Academy Bezzecchi, Marini, Bagnaia.

Era come al Ranch. Lottiamo sempre duramente e siamo molto amici, non abbiamo paura di darci una sportellata e di parlarci chiaramente. Siamo un bel gruppo e questo si riflette in pista, nel modo in cui lottiamo fra di noi e con gli altri”.

Quartararo: "Perdo molto nella prima metà di pista, il warm up mi servirà per provare qualcosa di diverso"

Non tutto però è andato bene per la Yamaha. Per un Morbidelli rinato, c’è un Quartararo a centro gruppo, come a Portimao. Il francese non è mai stato in partita in questo fine settimana argentino.

Le qualifiche non sono andate bene. Nelle Q1 non mi aspettavo di andare subito così forte sul bagnato, ma poi quando l’asfalto ha iniziato ad asciugarsi è stato un incubo - rivela Fabio - Poi, nella sprint race, non ho avuto una bella partenza. Ci manca qualcosa in poche curva, ma fa una grande differenza. Nella prima metà della pista perdo molto, dobbiamo capire perché e migliorare per domani”.

I problemi non sono risolti.

C’era più grip e mi sono sentito meglio sulla moto, ma non ho ancora una grandissima fiducia, soprattutto in frenata, non mi sento come al solito” ammette.

Questa volta sarà lui a cercare nella telemetria di Morbidelli le risposte alle sue domande.

“Sarà utile per domani, ho già dato un’occhiata ai dati e ho notato un paio di piccole cose strane - ammette - Per esempio, io freno di più ma la moto rallenta meno. È interessante. Io e Franco abbiamo due stili di guida totalmente diversi e nelle piste dove c’è poco grip lui è sempre veloce. Spero che non piova e nel warm up proverò qualcosa di diverso.

Non può mancare una domanda sulla pericolosità della sprint race a lui che non ne è grande estimatore.

“È solo la seconda. Alla fine, non è stata un disastro come quella di Portimao, vediamo cosa accadrà nella prossima” attende Quartararo.

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