Tu sei qui

MotoGP, Marini: "Ora sto bene sulla Ducati, per l'ergonomia sono peggio di Lorenzo"

"Avere fatto il 1° tempo ha un grandissimo valore per me. Siamo riusciti a lavorare sulla posizione di guida, ma mi serve una simulazione di gara per capire i potenziali mio e della GP22"

MotoGP: Marini:

Essere il più veloce in un test ha un’importanza relativa, ma è sempre meglio leggere il proprio nome in cima alla classifica che in fondo. Oggi, a Mandalika, Luca Marini può farlo ed è forse il miglior modo per togliersi dalla mente i due giorni a Sepang in cui, per qualche problema tecnico, le soddisfazioni erano state poche.

“So che non ci sono punti in palio, ma per me questo primo posto ha un grandissimo valore - afferma il pilota del team VR46 - Inoltre oggi ho visto tutti i piloti molto carichi per il time attack, eravamo nelle stesse condizioni, ed è bello essere davanti. Sicuramente questo è un test completamente diverso rispetto a Sepang, là avevo iniziato in salita mentre qui sta andando tutto secondo i piani. Ora sono curioso di fare una simulazione di gara domani per vedere il potenziale mio e della moto sulla distanza, spero che anche altri piloti la abbiano in programma in modo da potermi confrontare con loro”.

Ti senti definitivamente a tuo agio sulla Ducati?
“Per quanto riguarda l’ergonomia sono peggio di Lorenzo (ride). Chiedo tantissime cose e Ducati mi accontenta. Sulla GP22 c’è più spazio e mi sento meglio, ma spero di avere qualcosa in più per il Qatar perché, per trovarmi maggiormente a mio agio in sella, ho perso qualcosa in velocità massima”.

Anche fisicamente hai risolto tutti i tuoi problemi?
Nell’inverno mi sono preparato meglio perché sapevo cosa aspettarmi. Il problema della scorsa stagione era stato non avere fatto i test a novembre, così mi ero allenato come al solito, basandomi sulla mia esperienza in Moto2, in cui avrei potuto fare due gare di seguito. Invece ho trovato una situazione diversa e non ero neanche comodo in moto, inoltre non c’era stato il tempo durante i Gran Premi di lavorare sull’ergonomia, per sistemare quei dettagli che sono fondamentali. Non era stata colpa mia, o della Ducati o della squadra, semplicemente non c’erano stati quei test a novembre e così mi ero ritrovato a rincorrere. Ora ho trovato un buon compromesso e mi viene tutto più facile”.

Si è visto oggi.
Giro secco a parte, è stata una buona giornata per me, la squadra ha lavorato bene e la mia fiducia con la moto è aumentata molto. Sono stato a mio agio anche con le gomme usate, penso di avere un buon potenziale su questa pista ma dobbiamo lavorare ancora per migliorare il passo. Ho fatto un bel giro e penso che domani, se le condizioni rimarranno buone, si potrà scendere sotto il 1’31”, ma non so se ci sarà tempo, ho alcune cose da provare e soprattutto una simulazione di gara da fare”.

Sarà quella che ti darà le risposte che cerchi?
Fare un giro secco è più semplice che fare una gara, quando metti le gomme nuove tutti i problemi scompaiono, devi semplicemente esprimerti al massimo, rimanere concentrato per 15 minuti. In gara devi essere al 100% per 45 minuti e ci sono tante variabili da gestire. Serve anche esperienza per essere al livello dei migliori ed è il passo in avanti che voglio fare”.

Essere sulla Desmosedici ufficiale aiuta?
La moto è migliorata, non in una cosa in particolare ma in generale. Me ne ero già accorto quando avevo provao la GP21 a Jerez, lo scorso novembre, e, quando riusciremo a sfruttarne tutto il potenziale, la GP22 sarà ancora meglio. Io sto guidando il bene, ma devo ringraziare tutta la squadra, sono molto soddisfatto del loro lavoro, stiamo crescendo insieme, e sono sicuro che potremo continuare così per tutta la stagione. Spero di avere la stessa fiducia sulla Ducati in tutte le piste”.

Come dovete migliorare ancora la GP22?
Stiamo cercando un giusto compromesso con il freno motore perché in MotoGP è importante frenare forte, sia per superare sia perché i tempi ormai si fanno in entrata di curva, non in uscita. Vorrei maggiore fiducia nell’anteriore, ma si tratta di dettagli. Sarà importante anche provare la moto in altre piste per capire il suo potenziale, c’è ancora tanto da scoprire”.

Articoli che potrebbero interessarti