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MotoGP, Quartararo: "Non mi serve altro tempo sulla nuova M1, è come la vecchia"

"Non ho molte cose da provare, come a Sepang, devo allenarmi sul giro secco". Morbidelli: "a Mandalika, in certi punti, ci vogliono le palle"

MotoGP: Quartararo:

Fabio Quartararo non rinuncia a tirare qualche frecciatina in direzione della Yamaha. Il suo pensiero era già stato chiaro in Malesia, quando non aveva trovato gli aggiornamenti che sperava sulla M1. Non ha cambiato idea a Mandalika e leggendo fra le righe (e nemmeno più di tanto) si percepisce una certa stizza da parte del francese.

Ho capito la nuova moto da tempo, già a Sepang - le sue parole - Non ho bisogno di alto tempo, conosco la M1 e il suo carattere, è molto simile a quella del 21, quindi mi sono adattato molto rapidamente. Sarei pronto per la prima gara, del resto non avevamo tante cose da provare a Sepang e qui è lo stesso”.

La M1 si è dimostrata una moto vincente lo scorso anno, ma Fabio sa che la concorrenza non è stata a guardare. A questo punto, però, deve fare buon viso a cattivo gioco e concentrarsi sui punti che può ancora migliorare.

Oggi è stata una giornata molto produttiva, quando nel pomeriggio ho montato la gomma morbida ho fatto un grande passo. Sono stato soprattutto veloce con le gomme usate, il mio miglior giro l’ho realizzato con un pneumatico medio che aveva 16 giri - e che gli ha dato il 5° posto in classifica - Non vedo l’ora di fare un time attack e capire il nosto potenziale su questa pista. Devo lavorare più sul gio secco che sul passo,  allenarmi di più con la gomma nuova, sarà impotante per noi patire sempre dalla prima o dalla seconda fila in questa stagione”.

Franco Mordidelli si lamenta meno dei progressi della Yamaha, forse perché a migliorare il suo umore ci sono quelli del suo fisico.Mi sono sentito decisamente meglio che a Sepang con il ginocchio - ha detto - Anche se questa è una pista tosta per il fisico per via del caldo e dell’umidità, tra le 12 e le 16 è difficile girare, non riesci a respirare”

Al netto del clima, Mandalika gli piace.

Si raggiungono velocità altissime in curva, nel secondo settore ci sono dei punti in cui ci vogliono veramente le palle - ha raccontato Morbido - È divertente. Certo questa mattina l’asfalto era molto sporco, ma poi siamo riusciti a pulirlo e, anche se solo in una traiettoria, era quasi normale. Sembrava quando giriamo dopo un acquazzone e c’è solamente una linea asciutta, però è stato così tutto il giorno e se uscivi c’era la terra. Devo ammettere che le sensazioni nel guidare una MotoGP sulla terra sono interessanti ha concluso con una risata.

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