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MotoGP, Miller: "Oggi non riuscivo a superare, devo capire il perché"

"Quando ho visto Quartararo davanti ho capito che avremmo lottato per il 2° posto. Partire più avanti mi avrebbe dato una mano"

MotoGP: Miller:

Di Mattia Fundarò

Quarto posto finale e miglior Ducati: Jack Miller a Silverstone ha sfiorato il podio portando a casa un buon piazzamento frutto di una bella rimonta dalla settima posizione. Miller, a differenza delle altre Ducati ufficiali (Zarco ha chiuso 11°, Bagnaia 14°), è riuscito a gestire al meglio la sua gara, recuperando prima il gap con le prime moto che aveva davanti a sé – Mir, Bagnaia e Pol Espargaró – e poi è stato capace di chiudere sul gruppetto del podio, perso dopo un attacco fallito all’ultimo giro sulla Aprilia di Aleix Espargaró.

Il lato destro della mia gomma era messo bene, da dietro vedevo che lui stava facendo più fatica - ha esordito Jack parlando del finale di gara - Dall’altra parte, mentre il mio lato sinistro era messo male il suo era in una situazione migliore. Devo dire che, nei momenti in cui mi sono trovato a girare da solo, sono riuscito a spingere e a gessere veloce. Ho fatto invece fatica quando mi sono trovato dietro qualche altro pilota e non riuscivo a superare. Ho preparato il sorpasso su Aleix per qualche giro, ma lui, come dicevo, era messo meglio sul lato sinistro. Nelle curve a destra eravamo messi meglio, ma in quelle a sinistra riusciva a difendersi e aveva qualcosa in più rispetto a me. Non è andata male, è vero che avrei voluto essere sul podio, continuiamo a lavorare ma sicuramente è andata meglio di ieri, è stato bello riuscire a lottare e far vedere che avevo del potenziale nel finale”.

Sembra che la Ducati sia in balia di alti e bassi, rispetto ad altre moto. Le gomme sono un problema ogni weekend o lo sono state qua in particolare per via delle condizioni con il fresco?
La moto è stata consistente tutto il fine settimana. Ho iniziato a spingere veramente attorno al 5°/6° giro e sono riuscito a risalire la classifica. Per me è stato strano vedere che dietro al gruppo con Pol, Aleix e Alex riuscivo a girare mezzo secondo più veloce di loro, quando li ho raggiunti però non mi sono sentito al meglio. Ad esempio, alla curva 8, con loro davanti, non riuscivo a frenare come ero solito fare. Vorrei capire meglio come mai è stato così difficile passare, è stato molto complesso anche solo stare dietro alle altre moto. Non credo sia una questione di pressione della gomma anteriore, non ho avuto mai alcun segnale, ma dovremo vedere”.

Quindi questa non era la tua strategia, non stavi aspettando ma stavi facendo fatica a superare.
All’inizio in realtà non volevo spingere, sinceramente sono rimasto scioccato quando ho superato Mir e ho visto che Fabio era davanti e se ne stava andando via, lì ho capito che avremmo lottato solo per il secondo posto. Mi sono divertito, non credo che la strategia fosse male, ma penso che una posizione migliore di partenza ci avrebbe dato una mano. Sarebbe stato meglio non dover fare tutti quei sorpassi ed essere coinvolto in tutti quei duelli”.

Questo è stato il primo podio di Aprilia, pensi che Vinales sia a casa felice?
Sicuramente, sembra che abbia scelto il momento giusto per salire sull’Aprilia. Il lavoro di Aleix, di Savadori e degli altri piloti che ci hanno corso sta dando i propri frutti. Stanno lavorando duramente sin da quando io sono in MotoGP. È bello vedere tutti questi costruttori in lotta per la vittoria, è fantastico per lo sport”.

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