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SBK, Ducati Aruba apre la caccia al titolo 2017

Nelle sede di Arezzo Marco Melandri e Chaz Davies tolgono il velo alla nuova Panigale, pronta a mettere nel mirino la Kawasaki

SBK: Ducati Aruba apre la caccia al titolo 2017

La settimana delle presentazioni dei top team entra nel vivo e oggi è finalmente giunto il momento di Ducati Aruba. Nella sede di Arezzo, lo squadrone tricolore toglie il velo alla Panigale R con cui Davies e Melandri metteranno nel mirino la Kawasaki.

All’appuntamento toscano non poteva mancare Claudio Domenicali, che portato il proprio saluto a tutti i presenti, lasciando poi spazio a Gigi Dall’Igna. Negli occhi dell’ingegnere di Borgo Panigale non manca la fiducia:  “La moto è senza dubbio cresciuta, undici vittorie nel 2016 sono un risultato importante – ha commentato - anche se rimangono alcuni aspetti da migliorare, una su tutte la velocità di punta”. Dall’Igna non ha dubbi: “L’obiettivo è il Mondiale – ha aggiunto - c’è grande sinergia tra MotoGP e SBK, perché molte idee provenienti dalle derivate vengo poi travasate nel Motomondiale”.

Le speranze sono riposte nella coppia Davies-Melandri: “Chaz è un’icona Ducati – ha sottolineato Dall’Igna -  l’unico ad aver vinto con la Panigale. Marco invece un talento cristallino – ha aggiunto - uno dei migliori piloti del motociclismo italiano. Insieme abbiamo vinto un Mondiale e spero di riuscirci nuovamente”

Al suo fianco è presente Paolo Ciabatti: “Sarà una sfida importante, convinti di avere una delle squadre più forti nel Campionato – ha dichiarato il ds - inoltre abbiamo esteso nostro programma con Aruba fino al 2019, ci sono tutte le carte in regola che servono per il Mondiale”.

La consapevolezza del potenziale della Rossa è visibile anche nel volto di Ernesto Marinelli: “Non ci sono state grandi rivoluzioni, perché avevamo una  base solida – ha analizzato - volevamo semplicemente limare alcuni dettagli, forse la velocità è l’aspetto dove siamo ancora fragili”. Marinelli spiega poi i punti chiave su cui la squadra si è concentrata in inverno: “Siamo riusciti a lavorare sull’aerodinamica e l’elettronica, evolvendo i nostri sistemi anti-spin e freno motore. Ma anche le sospensioni, trovando miglior grip”.

Lo spazio poi è tutto per i due piloti. A destra Marco Melandri sembra un ragazzo al primo giorno di scuola: “Che emozione essere qua, ho visto un team motivato e lo sono anch’io come non mai – ha detto – in passato ho vinto tante gare, ma anche perso diversi Campionato. Questa sfida è un sogno, lavoro ogni mattina per questo”. Il ravennate traccia poi un bilancio degli ultimi anni: “Penso di essere maturato, ho capito che quando le cose ti mancano le vuoi ancora di più – ha proseguito - ora sono nella situazione ideale. Davies sta vivendo un momento di forma importante, è lui l’uomo da battere”.

Il gallese è poco distante da lui e con entusiasmo mostra i progressi: “E’ stato fatto un gran lavoro di sviluppo – ha dichiarato – il 2016 è stata una stagione importante e adesso vogliamo proseguire le vittorie dello scorso anno. Questa moto me la sento mia – ha aggiunto – è agile e la guido come voglio. Con la Panigale stacco infatti come una bestia (scherza)”.

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