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MotoGP, Marquez: non vincere non è un grosso dramma

Marc in pole e anche 'ragioniere': "sono più attento che mai alla guida. La gara? Rossi è molto vicino, come Pedrosa"

Marquez: non vincere non è un grosso dramma

E’ bello essere al Sachsenring se ti chiami Marc Marquez. Nel 2010, quando correva in 125, ha iniziato una striscia positiva di pole position che ha incrementato anche oggi. I quattro decimi abbondanti, rifilati a Barbera, e il mezzo secondo, su Valentino, dicono che in Germania il piccolo diavolo fa un altro sport.

“Non è proprio così - corregge - Sono contento di questa pole, perché nelle FP4 non avevo incontrato le migliori sensazioni. Abbiamo fatto molte modifiche e avevamo perso un po’ la strada, ma siamo tornati su quella giusta per le qualifiche”.

Il distacco dagli avversari è grande…
Sul giro secco, ma in assetto da gara Rossi non è lontano, ha un ritmo molto simile al mio. E vale anche per Pedrosa, che però partirà dietro”.

Qual è la strategia per domani?
Il meteo potrebbe essere un avversario in più. La pioggia sarebbe un’incognita per tutti, invece con basse temperature io mi sento meglio”.

E’ tanto che non vinci, sono passati 5 GP…
Vincere è sempre qualcosa di diverso, a Barcellona e al Mugello ci avevo provato mentre ad Assen è stata una situazione differente. Domani tenterò, ma non sarebbe un dramma nel caso non dovessi riuscirci. Il podio, comunque, è l’obiettivo minimo”.

Come spieghi le difficoltà di Pedrosa in questa stagione?
Dani non è nel suo momento migliore, quando fatichi e i risultati non arrivano diventa difficile trovare le motivazioni. Anche se nelle FP4 era appena a un millesimo dal mio tempo”.

Per te sta girando invece tutto nel migliore dei modi…
Sono partito bene quest’anno, ma sto guidando facendo più attenzione che mai ed essendo aggressivo quando serve.

La Honda sembra essere poco stabile in certi punti della pista, perché?
Certi movimenti sono innescati dall’elettronica, che non riesce a tenerla ferma. Bisogna gestire la situazione con il gas, ma è complicato. Succede in uscita dalla curva 10, ma anche in altri punti, e domani dovrò fare attenzione”.

A un certo punto, nelle libere, hai rischiato il contatto con Iannone, cosa è successo?
Ero nel mio giro di uscita dai box e non ho capito quanto stesse andando veloce, mi sono spostato all’ultimo momento. Non penso di averlo ostacolato. Comunque dopo ha rallentato e si è fatto superare per seguirmi: direi che siamo pari (ride)”.

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