La Malesia non è stata dolce come lo scorso anno per Aprilia, quando dominò entrambe le gare, anche se il podio di Biaggi è stato un risultato importante e appagante. Da contraltare hanno fatto le prestazioni dei due piloti ufficiali, decisamente sottotono rispetto a quelle del vecchio Corsaro.
La prima manche è stata una Caporetto, con Max 3° e Haslam e Torres, nelle retrovie rispettivamente 7° e 10°. Lo spagnolo è riuscito a raddrizzare la giornata nella seconda, salendo sul podio mentre il britannico ha continuato a militare a centro gruppo e a migliorato di una sola posizione il risultato dopo la prima partenza.
Jordi ha subito riconosciuto parte del merito per il progresso al team: “prima di tutto devo ringraziare la mia squadra, tra Gara 1 e Gara 2 i ragazzi hanno fatto un lavoro incredibile, cambiando la moto, agendo sull’assetto e sulle regolazioni elettroniche, in particolare sul freno motore. Questo mi ha permesso di guidare in modo più dolce”.
Una mossa azzeccata che ha convinto il pilota in pista.
“Magari io, di istinto, avrei voluto qualcosa di più aggressivo ma questo mi ha consentito di gestire al meglio le gomme nella seconda gara e cogliere questo podio che mi rende felice - ha ammesso - E’ evidentemente è il mio destino in questa stagione, ho bisogno di una brutta Gara 1 per poi avere grandi risultati nella seconda. E’ stata una gara importante perché mi ha insegnato molto, ed è quello che voglio in questa stagione. Ora non vedo l’ora di essere a Jerez, per dare il 100%”.
Haslam invece ha ben poco di cui gioire non essendo mai stato in gioco per il podio.“Ho avuto problemi in entrambe le gare, l’avantreno tendeva a chiudere molto - ha descritto i suoi problemi - Se cercavo di risparmiare la gomma posteriore stressavo quella anteriore e perdevo velocità in ingresso di curva. Nella prima gara le gomme si sono usurate molto presto e non ho potuto tenere un ritmo sufficientemente veloce. Nella seconda sono partito bene, ma alla fine ho girato più lento che nella prima. Nel finale ho provato a superare i piloti che mi precedevano, ma non avevo abbastanza grip. Sono molto dispiaciuto, perché su questa pista l’obiettivo era di salire sul podio e invece non ci siamo riusciti”.