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Cecchinelli: MotoGP cerca l'equilibrio

Il Direttore Tecnico della MotoGP: "Bisogna avvicinare le prestazioni alle CRT"

MotoGP: Cecchinelli: MotoGP cerca l'equilibrio

Anche senza contare il brutto scherzo giocato oggi dal meteo, i due giorni extra di prove concessi ai team CRT che montano la centralina Magneti Marelli messa a disposizione dalla Dorna si potrebbero facilmente riassumere con due parole: problemi tecnici.

Il nuovo hardware, che sarà obbligatorio per tutti a partire dal prossimo anno, necessita ovviamente di un periodo di rodaggio. Con la sopravvivenza delle CRT come le conosciamo oggi messa a repentaglio dalle MotoGP low-cost attualmente in cantiere per Honda e Yamaha (quest'ultima, solo per quanto riguarda i motori), restano però dei dubbi sulla bontà della scommessa dei team che hanno adottato la cosiddetta "Control ECU" con un anno di anticipo.

"È un investimento per il futuro – ha replicato Corrado Cecchinelli, Direttore Tecnico della MotoGP – Le Honda low-cost, per esempio, dovranno comunque utilizzare hardware Magneti Marelli, anche perché non credo Honda voglia diffondere il suo software proprietario. In questo senso essere familiari con la nuova elettronica ed iniziare un anno prima con questi sistemi di calibrazione e analisi dati potrebbe rappresentare un vantaggio per i team attualmente in pista".

Il vero obiettivo rimane però quello di equilibrare maggiormente le prestazioni in pista.

"Con l'introduzione della centralina unica, il vantaggio per Dorna è duplice. Primo, alzare il livello dei team indipendenti che non possono usufruire di una struttura di ricerca e sviluppo, che ora possono condividere attraverso Marelli, con un notevole risparmio di costi perché le spese di sviluppo software ammontano a milioni. Poi mettere un tetto alle potenzialità dei big, perché il software deve fare i conti con le potenzialità di calcolo dell'hardware".

Al momento però questo rimane un miraggio, ed il varo della nuova elettronica non è certo stato esente da problemi.

La nuova centralina Magneti Marelli"Io penso che in termini di tempi sul giro faccia clamorosamente più differenza una gomma piuttosto che un software. Per questo abbiamo anche dato una mescola esclusiva alle CRT, il cui rendimento rimane però un'incognita. Ma anche il software alza abbastanza le prestazioni, evita i malfunzionamenti 'brutali' come la mancata accensione, o che la moto funzioni a tre cilindri, o che non esprima tutta la potenza, ma penso che sia un lavoro lungo. I vantaggi dati dal nuovo software, comunque non enormi, li trovi da metà stagione in poi. Non domani".

L'azienda italiana può comunque contare su anni di esperienza nel motomondiale, dove collabora già con Yamaha e Ducati.

"La Marelli fa centraline su specifica, e l'elettronica non è la stessa nemmeno tra Yamaha e Ducati. La nuova centralina assomiglia dall'esterno alle altre, ma ha più potenza di calcolo di quelle esistenti sul mercato adesso e anche i processori sono diversi".

La sensazione però è che il nuovo software sia chiaramente inferiore alla concorrenza, altrimenti non avrebbe senso "punire" le Case (che comunque svilupperanno software proprietario) con ben quattro litri in meno di benzina (20 contro 24) a disposizione durante la gara.

"Mi risulta che Ioda abbia girato senza problemi ieri, gli altri no. Forse hanno avuto qualche problema di cablaggio, ma niente di serio. A livello di regolamento la centralina sarà obbligatoria per tutti come hardware ma ci sono due modalità: sviluppare il proprio software ma con lo svantaggio di avere 20 litri di serbatoio, oppure scegliere il pacchetto completo con 24 litri che comprende il software della Marelli. I team che girano ora stanno sperimentando questa modalità, nessuno si scrive il software. I team MSMA non possono scegliere il pacchetto completo, perché si ritiene che loro con 24 litri andrebbero troppo forte. Ma tra le CRT nessuno è obbligato a scegliere il pacchetto completo".

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