Rossi-Ducati: non è ancora finita

Yamaha od Honda per Valentino nel 2013? Occhio perchè Ducati ed Audi sono al lavoro

Rossi-Ducati: non è ancora finita

Il mercato piloti solitamente entra nel vivo a Brno, ma quest'anno l'impressione è che sia iniziato già da tempo. A smuoverlo, ovviamente, è stato l'annuncio del ritiro di Casey Stoner e Le Mans che ha, di fatto, liberato un ambitissimo posto nel team Repsol-Honda.

L'HRC, ovviamente, ha minimizzato la perdita - e cos'altro avrebbero potuto fare del resto Nakamoto e Suppo dopo aver promesso la luna all'australiano? - ma si è messa subito a caccia di Lorenzo. Una caccia infruttuosa visto che Jorge, dopo una brevissima riflessione ha deciso di rimanere con Yamaha. Una decisione che ha, di fatto, socchiuso se non chiuso la porta della casa di Iwata a Valentino Rossi che si è ritrovato nella per lui usuale posizione di pezzo forte del mercato...ma con un grande cambiamento rispetto al passato: nessuno è più disposto a svenarsi per averlo. Con l'eccezione probabilmente della Ducati.

La Yamaha, infatti, potrebbe ricostruire al massimo la squadra che si è infranta due anni fa, ma ha senso farlo? Con Jorge punto fermo per le prossime due stagioni (e senza Stoner in pista) ha senso riportarsi a casa un inquilino scomodo come Valentino?

Una domanda, questa, alla quale non è facile dare una risposta, se non l'unica possibile: Rossi è tuttora il re della comunicazione e potrebbe essere utile per attirare sponsor.

Questo, dunque, potrebbe essere il motivo scatenante per il suo ritorno, ma qualora ciò accadesse, al contrario che nel passato, il pesarese dovrebbe fare molte più concessioni sull'utilizzo della sua immagine di quante ne fece al tempo del binomio Fiat-Yamaha.

Allora, infatti, la casa torinese non poteva sfruttarlo. Sarebbe, oggi, Valentino disposto a fare delle concessioni?

C'è dell'altro: quando il rapporto si concluse i rapporti fra Rossi e Lin Jarvis non erano idilliaci. Ancora: cosa potrebbero fare Jeremy Burgess e soci (Davide Brivio incluso) in una situazione di questo tipo. Tornerebbero tutti insieme appassionatamente?

A questo punto più interessante (e più facile) potrebbe essere la situazione in HRC. Anche se infatti Shuhei Nakamoto continua a ripetere che per Rossi ci può essere al massimo una Honda satellite, è noto che la Repsol sogna un dream team con l'italiano e Marc Marquez.

A confermare questa ipotesi c'è il fatto, incontrovertibile, che un eventuale team satellite con Rossi cannibalizzerebbe tutto l'interesse spostandolo dal team HRC a quello "privato". Una cosa che la compagnia petrolifera difficilmente digerirebbe, ancorché sarebbe di fatto scontata una sponsorizzazione anche del team di Valentino.

C'è inoltre il problema che le case possono schierare al massimo quattro moto ufficiali. E' vero, l'attuazione delle regole in MotoGP dipende dal pilota al quale sono destinate. Così se è stata fatta saltare la "rookie rule" per Marquez, potrebbe essere vaporizzata anche quest'ultima.

La Honda, però, così come la Yamaha, si trova oggi nella condizione di avere, sulla carta, tutte le caselle occupate. Sia nell'uno che nell'altro caso, infatti, Valentino Rossi è il "quinto uomo".

Se la Yamaha infatti può schierare Lorenzo, Spies, Crutchlow e Dovizioso, la Honda ha fra le mani Pedrosa, Marquez, Bautista e Bradl...come la mettiamo? Chi lasciamo a piedi per far spazio al Dottore?

Come si vede c'è bisogno di un intervento dalla stanza dei bottoni (e Carmelo Ezpeleta è da tempo in azione)...a meno che ci pensi la Ducati a fare spese. Ma la casa bolognese, ammesso e non concesso che Valentino vada via, serve probabilmente un solo pilota: di Nicky Hayden sono tutti contenti. Quindi eccoci al punto di partenza.
Abbiamo, comunque, finora parlato solo delle possibili alternative per Rossi, senza tenere in debito conto che entrambe le soluzioni sarebbero approdi "low cost" per il nove volte iridato.
Come ci ha infatti ricordato nei giorni scorsi Forbes Vale è attualmente il pilota più pagato del motomondiale, anche se da due stagioni i piazzamenti, per non parlare delle vittorie, scarseggiano. Ciò significa che il fenomeno Rossi è tutt'altro che esaurito, e la conseguenza è che, contrariamente a quanto dichiarato recentemente, Valentino Rossi non si svenderà.

C'è dell'altro: il futuro di Rossi nella MotoGP è roba ancora di un paio di stagioni...e poi?

Vale ha sempre dichiarato che gli interesserebbe correre in auto. Audi, nuova proprietaria della Rossa di Borgo Panigale, potrebbe offrirgliene le possibilità. Addirittura ci potrebbe essere un posto per lui nel mitico squadrone che anche quest'anno ha dominato nella 24 Ore di Le Mans, uno dei suoi sogni.

Non diamo troppo per scontato che il matrimonio con la Ducati - rato e non consumato - sia già giunto alla parola fine.

Articoli che potrebbero interessarti