CRT: niente test a Sepang per Petrucci

Per il pilota del team Ioda il debutto sulla nuova moto in Europa


Se c’è una conferma, fra tanti forse e ma, è che la classe regina nel 2012 sarà un campionato diviso in due: da una parte le corazzate della MotoGP, dall’altra i CRT in cerca di un posto al sole nella massima categoria. Il Gran Premio numero zero saranno i test a Sepang in programma dal 31 di gennaio al 2 di febbraio e con tutta probabilità in pista si vedranno solo le MotoGP.

Danilo Petrucci, secondo in Superstock FIM Cup nel 2011 e in forza alla Ioda Racing di Giampiero Sacchi per la prossima stagione, certamente non sarà in Malesia, ma porterà al debutto la sua moto in Europa più avanti. Quale sarà poi questa moto non è ancora chiaro, anche se le alternative si restringono all’Aprilia, in questi giorni la più accreditata, o alla Suter-BMW.

Difficile sapere se qualche CRT si sobbarcherà i costi della trasferta malese e, a poco più di tre settimane dalla partenza, nessuna squadra ha confermato ufficialmente la propria presenza. Potrebbe esserci Gresini con Michele Pirro che attende ancora di salire per la prima volta sulla Honda con telaio FTR e propulsore preparato da Ten Kate, lo stesso team che schiera le CBR nel Mondiale Superbike. Forse sarà della partita la squadra di Aspar Martinez sulle Aprilia in una versione più vicina a quella definitiva, dopo avere visto una moto praticamente identica a quella che corre in SBK nei test di Valencia di fine stagione. Un altro nome papabile è quello di Colin Edwards, con la Suter-BMW di NGM Forward.

Si tratta solo di ipotesi, la realtà è che, ad esclusione del progetto di Suter motorizzato BMW, tutte le moto sembrano non essere ancora pronte nella loro veste definitiva. Mentre Ducati, Honda e Yamaha, hanno fatto debuttare i loro prototipi già a metà del 2011 e hanno continuato incessantemente lo sviluppo con piloti ufficiali e collaudatori, le CRT, quanto mai bisognose di chilometri e prove, aspettano ancora il battesimo dell’asfalto.

Che le prestazioni dei semi-prototipi sarebbero state nettamente inferiori a quelle delle MotoGP a inizio stagione era dato per scontato, ma il ritardo nello sviluppo potrebbe fare ulteriormente peggiorare la situazione. A fronte di un gap importante rispetto ai prototipi “puri”, squadre e piloti dovranno fare fronte anche al ritardo nello sviluppo che difficilmente potrà essere ridotto durante la stagione. Se la gara partiva già impari, le ultime notizie – o meglio mancanza di notizie – fanno solo pensare al peggio.

Il risultato di avere una griglia della classe regina più numerosa è stato raggiunto, ma al prezzo di avere comprimari con l’unica possibilità di lottare per le posizioni di rincalzo. La speranza è quella che i fatti smentiscano le più negative ipotesi, ma per adesso la parola d’ordine è diventata l’attesa. L’attesa di potere vedere almeno le moto in pista prima dell’inizio del campionato.

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