Vale: il labbro blu? Colpa delle gomme

Rossi punta il dito contro gli pneumatici: "c'è bisogno di più scelta"


Valentino Rossi entra in conferenza stampa come un pugile dopo un incontro, il labbro blu e gonfio dopo la caduta della mattina e la spalla destra dolorante. “Ho anche un buco nel gomito così posso vedere come siamo fatti sotto la pelle - esordisce non abbandonando la consueta ironia – cadendo ho urtato il cordolo e la tuta si è lacerata, così ho strisciato a lungo sulla ghiaia”. Anche la spalla destra, quella che ha richiesto molto tempo prima della completa guarigione, ha sbattuto violentemente sull’asfalto. “Mi fa male ruotarla – spiega – ma oggi pomeriggio non mi ha dato fastidio nella guida”. L’ultimo uppercut la pista del Sachsenring gliel’ha inflitto al mento “un bel cazzotto” sdrammatizza il ducatista.

Sul ring del circuito tedesco i piloti hanno dovuto fare i conti ancora una volta con le gomme, questa volta è l’anteriore ad avere messo molti alle corde. “La posteriore va bene, molto meglio dell’anno scorso – rileva Valentino – la mescola più morbida sul lato destro permette di essere più veloci, ma quella davanti non si scalda e noi soffriamo particolarmente questo problema”. La misurazione delle temperature sugli pneumatici del compagno di squadra, effettuate dopo un numero di giri uguali a quelli di Valentino al momento della caduta, hanno fatto segnare solo 45° per l’anteriore.

Il punto è che Bridgestone non deve modificare le gomme che abbiamo ma portare almeno un’altra mescola – è la soluzione prospettata dal campione di Tavullia – dobbiamo avere più scelta e lo pneumatico adatto per ogni temperatura”. Tre mescole per l’anteriore e tre per il posteriore potrebbero essere la quadratura del cerchio: “sotto i 25 gradi questi pneumatici sono problematici – continua Vale – ma adesso non possiamo usare altro. Comunque ne parleremo ancora in Safety Commision”.

L’altro peso massimo che Rossi ha trovato sulla sua strada è la nuova GP11.1: “non riusciamo a trovare il giusto bilanciamento dei pesi, anche i dati della telemetria lo dimostrano – è la sua analisi – il problema è sempre l’anteriore, non riesco a inserirla in curva e a frenare forte”. A complicare ancora di più il lavoro del team uno spegnimento del motore durante il secondo turno delle libere. “Stavo usando la moto con cui sono caduto ed era rimasto ancora un po’ di sporco – spiega – in questi casi, appena il sistema elettronico si accorge che c'è una disparità nell'apertura delle farfalle spegne la moto per preservarla da eventuali rotture”.

Oggi anche chi poteva una volta solo sperare di fargli da sparring partner è riuscito a superarlo nella lista dei tempi. Hayden, De Puniet e Abraham gli sono davanti: “è anche una questione di esperienza, la GP11.1 è un progetto nuovo e ci mancano informazioni che gli altri hanno – conclude Valentino – ma non ho nessuna intenzione di tornare indietro, stiamo lavorando anche per il prossimo anno”.

Rossi non è ancora battuto, in queste ultime gare ha dimostrato di sapere incassare bene i colpi e l’incontro si deciderà domenica nell’unico round che conta veramente, la gara.

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