Pedrosa: caduto come Kato

Il cavo dell'acceleratore ha impedito al ride by wire di funzionare


E' stata fatta chiarezza sull'incidente di Dani Pedrosa, che oggi al secondo giro del primo turno di prove libere a Motegi ha fatto una brutta caduta tra la curva 8 e la 9, nel punto in cui, se il circuito assomiglia ad una testa di lupo, costituisce l'occhio del lupo.

Il cavo dell'acceleratore (che aziona il ride by wire) ha avuto un problema e ha impedito al comando del gas di chiudersi in staccata, tenendo la moto accelerata proprio quando avrebbe dovuto rallentare.

Aveva ragione Alberto Puig, quindi, il manager dello spagnolo.

"E’ stata una giornata molto brutta - ha commentato Dani Pedrosa - Si è trattato di uno strano incidente quando ero solo al secondo giro. Ho provato a fermare la moto come al solito, ma ho sentito che c’'ra qualcosa di strano e non ho potuto fare altro che cadere. Mi sono accorto subito di essermi fatto male perché avevo molto dolore. Cadendo ho preso un colpo forte alla caviglia sinistra e alla spalla. Gli esami hanno accertato la frattura alla clavicola sinistra. È una sfortuna perché ultimamente stavamo ottenendo dei risultati molto buoni. La stagione era iniziata nel migliore dei modi. Ero in forma nei test invernali e abbiamo lavorato molto per raggiungere e mantenerci ai massimi livelli. Non sento di meritarmi questo. Dopo i controlli medici abbiamo deciso che la soluzione migliore era andare in Spagna dove verrò operato. Spero che vada tutto bene”.

Poteva andare peggio allo sfortunato pilota della Honda, che ha trovato comunque agio nella via di fuga. La stessa cosa, pare, era successa nel 2003 a Daijiro Kato, sempre in Giappone (a Suzuka) e sempre con la Honda. Peccato per il mondiale il cui epilogo ora appare più che scontato. Positivo il fatto che la Honda abbia avuto il coraggio di fare subito chiarezza. Nel circuito di casa.

Dani volerà in Spagna stanotte e verrà operato a Barcellona domani da uno specialista della clavicola.

 

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