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MotoGP, Marquez a 5 stelle a Motegi, disastro Yamaha

Lo spagnolo della Honda Campione del Mondo, Rossi e Lorenzo a terra, sul podio Dovizioso e Vinales

Marquez a 5 stelle a Motegi, disastro Yamaha

E pensare che nemmeno voleva pensarci, perché le combinazioni erano al limite del possibile. Quella di Motegi diventa invece una domenica che ha il sapore di storia per Marc Marquez. Sulla pista di casa Honda, dove mai aveva vinto in classe regina, lo spagnolo è Campione del Mondo per la quinta volta, in quello che è il 50° anno di presenza dello squadrone giapponese nel Motomondiale.

Semplicemente perfetto lo spagnolo, protagonista di una gara senza errori e dominatore. Per ottenere il titolo serviva però un black-out in casa Yamaha. Ci hanno pensato Rossi e Lorenzo a servire il Mondiale su un piatto d’argento al 93. Il Dottore è finito a terra quando mancavano 18 giri dal termine, il maiorchino cinque. Ecco allora che quel titolo a lungo inseguito diventa realtà per Marquez, che giunge al traguardo da trionfatore: “Non avrei mai pensato di poter vincere qua – ha svelato - dopo la caduta di Rossi ho deciso di spingere al massimo perché volevo vincere la gara. Poi c’è stata quella di Jorge – ha aggiunto - ho commesso anch’io un errore nell’inserimento della marcia, ma non ha condizionato la mia prestazione. Sono davvero felice per questa vittoria, conquistata su una pista speciale. La voglio dedicare a mia nonna”.

La gioia in casa Honda è anche nel volto di Livio Suppo: “E’ incredibile come Marc sia già così maturo a soli 23 anni – ha affermato - è cresciuto ancora di più dopo lo scorso anno e questo è un grande risultato”.

Soddisfazione anche da parte di Nakamoto: “È stata una stagione difficile – ha dichiarato il numero uno HRC - Marc ha fatto qualcosa di veramente incredibile, siamo tutti contenti”.   

Con le due Yamaha fuori dai giochi, sale sul podio Dovizioso, secondo: “Penso di non aver fatto una buona partenza – ha detto il pilota Ducati - purtroppo all’inizio non spingevo al massimo. Una volta che Rossi è scivolato sono riuscito a trovare maggiore confidenza. In seguito, dopo la caduta di Jorge, ho cercato di non commettere errori”.

Terzo invece Maverick Vinales, che precede il compagno Aleix Espargarò. Nella top ten settima posizione per l’Aprilia di Bautista, davanti alle Pramac di Petrucci e Redding.

LA CRONACA – Allo spegnimento dei semafori Lorenzo è una fionda. Lo spagnolo lascia sul posto Rossi e Marquez portando la propria Yamaha davanti al gruppo alla prima curva dopo il traguardo. Il maiorchino cerca di trovare lo spunto per lasciare i due avversari sul posto, ma fatica a scappare, perché la Honda numero 93 e la Yamaha 46 rimangono incollate come un francobollo. Alle spalle del trio di testa, Aleix Espargarò precede Dovizioso e Vinales con Crutchlow settimo. Decimo Petrucci, preceduto dalla Yamaha Tech3 di Pol Espargarò e la Ducati di Barbera.

Dopo soli tre giri Marc Marquez decide di rompere gli indugi, attaccando Lorenzo e agganciando la leadership della corsa. L’alfiere Honda prova a scappare, mentre dietro Rossi inizia a farsi minaccioso negli scarichi del 99. Lo spagnolo tenta di difendere la propria posizione con i denti, ma il Dottore trova il varco per scalzarlo. Dietro di loro Dovizioso approfitta di un errore di Espargarò per diventare quarto. Nelle retrovie finisce a terra anche Rabat.

Quando mancano 18 tornate alla conclusione, ecco il primo colpo di scena: alla curva 10 Valentino Rossi è protagonista di uno scivolone. Il Dottore si rialza, rientrando poi ai box con la propria moto. La sua corsa finisce qua. Con il nove volte iridato fuori dai giochi, Andrea Dovizioso si porta alle spalle di Lorenzo seguito dalla coppia Suzuki formata da Aleix Espargarò e Maverick Vinales. I ritiri non sono finiti qua, perché anche Hector Barbera termina a terra, macchiando il proprio debutto sulla Ducati Factory.

La corsa è nelle mani di Marc Marquez, che fa il vuoto rifilando quasi quattro secondi a Jorge Lorenzo. Sette decimi è invece il gap che separa Dovizioso dalla Yamaha numero 99. A ravvivare la domenica di Motegi è il testa a testa in casa Suzuki per la quarta posizione a colpi di sorpassi e controsorpassi.

Il Gran Premio di Giappone sembra scritto, ma i colpi di scena non sono finiti qua. A cinque giri dal termine finisce incredibilmente a terra Jorge Lorenzo. Lo spagnolo deve rinunciare quindi alle proprie ambizioni di salire sul podio. Per Yamaha è una domenica nera, per Honda una giornata che ha il sapore di storia.

Marc Marquez viaggia incontrastato verso il traguardo, diventando Campione del Mondo per la quinta volta in carriera. Secondo Dovizioso, terzo Vinales, seguito Aleix Espargarò, Crutchlow e Pol Espargarò.        

 

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