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MotoGP, Quartararo: "il problema? Non posso aprire il gas, non ho aderenza"

"La Yamaha si muove tanto, ma solo perché guido al limite. Dovrò fare una partenza perfetta. Soluzioni? Io sono solo il pilota, posso solo dare il 100% oggi, domani e sino alla fine della stagione"

MotoGP: Quartararo:

A giudicare dalla prima qualifica della stagione sarà un’annata dura per Fabio Quartararo. Il campione del mondo, infatti, partirà solo dalla quarta fila, in 11esima posizione, a sei decimi dal poleman Jorge Martin.

Vedendo il suo gap in velocità massima durante le prove forse il francese avrà temuto di peggio, ma sperato di meglio. Alla fine il lungo rettilineo di Losail, ma anche qualche problemino irrisolto sulla Yamaha non hanno pagato, per cui ‘El Diablo’ dovrà veramente fare fuoco e fiamme in Qatar contro avversari che hanno fatto passi in avanti veramente vigorosi.

“A dire la verità sulla moto mi sento benissimo, a mio agio. Vado al limite, dò il cento per cento ogni volta che entro in pista, ma non sono un ingegnere. La velocità massima è una cosa…quindi io dò il 100% sempre. Oggi, domani e fino alla fine della stagione sarà così. Sì, è stata dura”, ha sintetizzato Quartararo.

Con un chilometro di rettilineo ci sarà da pensare ad una strategia particolare per potersi ritrovare a lottare con i più veloci.

“Come ho detto prima, l’unica strategia che ho è tirare al 100%, qualunque condizione ci sia. E’ l’unica possibilità che ho per stare davanti. Dovrò spingere al massimo, avere solo questo in mente”.

Partendo dalla quarta fila, però, a qualcosa si dovrà pensare…

“Per essere onesti, su questo circuito abbiamo bisogno di fare un primo giro perfetto. L'anno scorso sono stato in nona posizione per la maggior parte della gara e comunque ero in grado di sorpassare. Ma le cose stanno cambiando, le moto dei miei avversari sono migliorate, quindi vedremo, ma di sicuro domani proveremo qualcosa sulla moto durante il warm up, perché al momento il mio ritmo non è male. Poi vedremo, ma io darò il 100% anche se dovremo anche occuparci delle gomme, quindi non sarà un lavoro facile”.

Te ne eri già accorto durante i test che gli avversari avevano fatto un passo in avanti, cosa hai pensato?

“Come ho detto prima, io sono solo il pilota sulla moto. E attacco al 100%. Venendo in Qatar mi aspettavo molto meglio, ma come sempre sono veloce per quanto riguarda il ritmo. Guardando le qualifiche non sono estremamente arrabbiato perché so che ho fatto del mio meglio e non potevo fare molto meglio. Quindi, sempre per essere onesti, non so davvero cosa dire…”.

Qual è il problema principale? La velocità massima? La Yamaha è sembrata anche instabile in uscita dalle curve.

"La mia sensazione è che nel complesso non abbiamo grip al posteriore e stiamo soffrendo troppo. Semplicemente non abbiamo possibilità di aprire di più l'acceleratore. Direi che è a causa della mancanza di grip posteriore, che la moto si muove così tanto, è perché spingo al limite. Quando si spinge al limite, arriva un momento in cui la moto non è più veramente stabile. Alla fine, se la moto si muove, significa solo che sono al limite. Ma per me la differenza principale è che non ho aderenza dietro, e sappiamo che è un nostro punto debole per noi. Questo è il problema principale".

 

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