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MotoGP, Marquez: "Ad Austin per divertirmi, a farmi soffrire ci penserà Misano 2"

"Il mio approccio sarà diverso questa volta e so che divertendomi arriveranno anche i risultati. Bagnaia e Quartararo vivono situazioni opposte, Pecco non può sbagliare. La Honda 2022 promossa, ma servono altri test"

MotoGP: Marquez:

Tra Marc Marquez ed il tracciato di Austin c’è sempre stata un’affinità particolare. Dominatore fin dalla sua comparsa nel calendario, proprio in quel 2013 che ha visto anche il debutto di Marc in MotoGP, lo spagnolo spera di poter ripetere il trionfo del Sachsenring. Ad Aragon ha dimostrato di poter lottare fino all’ultima curva in un corpo a corpo in pista, mentre la solidità mostrata a Misano ha mostrato forse la maturazione di un pilota che ormai è consapevole di non poter più dominare come in passato, almeno per il momento. 

Austin non sarà certo un punto di non ritorno o un’ultima spiaggia per il campione che punta a tornare davvero al massimo nel 2022, ma riuscire a conquistare un risultato di prestigio qui significherebbe tantissimo soprattutto per il morale, segnato in questa stagione da troppe cadute ed una competitività raggiunta solo a sprazzi. Forse lo sceriffo non è più in città, ma una fugace apparizione sul podio è ampiamente prevedibile. 

"Naturalmente il mio approccio sarà un po’ diverso - ha spiegato Marquez - in questa stagione sto soffrendo più di quanto mi stia divertendo. Ma in ogni caso vedremo, è una pista difficile con tante staccate violente e cambi di direzione, ma è un circuito che gira in senso antiorario e questo mi aiuterà. Sono pronto a divertirmi, se riuscirò a divertirmi in sella i risultati arriveranno". 

Qui sei sempre stato imbattibile, quale è il segreto?
"Il segreto per essere veloce qui onestamente non lo conosco, ma evidentemente è una pista che si adatta molto bene al mio stile. Quando sono arrivato qui nella pre season del 2013 ero con Lorenzo, Valentino e Dani e mi ritrovai ad essere un secondo più veloce di loro in quel test senza davvero capire come avessi fatto. Honda me lo chiese, ma onestamente non lo so. La pista è cambiata molto negli anni, con le buche è diventato difficile capire come essere veloce. Le staccate violente potrebbero essere un problema per il mio fisico, ma penso che se riuscirò a gestire bene il fine settimana potrò anche puntare a fare un bel risultato. Le curve veloci e lunghe a destra saranno in punti in cui soffrirò di più, ma non voglio pensare a questo. Spero solo di divertirmi in pista. So che soffrirò di nuovo a Misano, ma qui punto a divertirmi".

Austin è un tracciato che gira in senso antiorario, ma da cosa dipende la tua predilezione per questo genere di tracciati?
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Ovviamente preferisco le curve a sinistra, ma penso che dipenda molto dalla moto, dal suo stile, da quanto usi il freno motore. Poi c’è anche da dire che io mi alleno moltissimo nel flat track che ha tutte curve a sinistra, quindi anche per questo le gestisco meglio. Dal 2019 però mi sentivo forte su entrambi i lati, mentre quest’anno soffro di nuovo a destra". 

Nei test di Misano hai provato la Honda 2022. Come è andata questa prima presa di contatto?
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A Misano abbiamo provato il prototipo del 2022 ed è oggettivamente un po’ diversa dall’attuale, penso ci sia la differenza più grande che io abbia mai visto nella mia storia con Honda tra un modello e l'altro. Stiamo lavorando duramente e penso che abbiamo migliorato nei nostri punti deboli. Ovviamente quando lo fai, perdi qualcosa e arrivano altri problemi. Ma abbiamo capito molte cose e i commenti miei e di Pol sono stati molto simili, entrambi siamo stati veloci con la nuova moto quindi il primo contatto è stato buono. Ma dobbiamo provare su altre pista, anche con un livello di grip inferiore perché a Misano il grip era incredibile ed è stato facile essere veloci. Dobbiamo continuare a lavorare per preparare al meglio il 2022".

In quale area punti a migliorare di più la moto del futuro?
"Stiamo cercando di ottenere una moto migliore in tutto, ma è vero che il nostro maggiore punto debole quest’anno è il grip al posteriore ed è su questo che ci siamo concentrati molto. Siamo riusciti a migliorare da questo punto di vista, ma abbiamo perso un po’ di capacità di girare della moto. In effetti la nuova moto è migliore su diverse aree ma meno su questa, solo che alla fine i tempi sul giro sono stati molto simili. La cosa importante è che quando ricevi dei pezzi nuovi si riesca ad essere veloce quanto lo eri con i vecchi, senza toccare niente. Adesso dobbiamo analizzare i dati e capire come migliorare. A Misano siamo andati forte, ci servirà provare altrove e confermare". 

Ormai è un mondiale a due tra Bagnaia e Quartararo. Secondo te quali sono i punti deboli e forti di entrambi?
"Sia Pecco che Fabio stanno guidano benissimo, sono ad un altro livello rispetto agli altri. Quando ti trovi a lottare per il campionato, senti una spinta in più. Non sai perché, ma succede. Forse dipende dalla concentrazione, non lo so. Fabio ha un grande vantaggio in classifica ed anche compiendo un errore in gara, si ritroverebbe comunque davanti e la stessa cosa accadrebbe anche con un secondo errore. Il punto debole di Pecco è lo stesso ma al contrario. Non può fare errori. Quartararo può gestire meglio la situazione, ma nelle gare non sai mai come va. Di certo devono spingere entrambi. Nella guida Fabio è molto dolce, Pecco invece stacca fortissimo, sono molto diversi".

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