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MotoGP, Marc Marquez nominato Shōgun Ducati a Motegi da Gigi Dall'Igna

Il titolo di Shōgun, in Giappone, era assegnato dall'imperatore e creava una sorta di diarchia fra il monarca ed il suo capo dell'esercito. 'Mutatis mutandis' Dall'Igna potrebbe onorare Marc proprio a Motegi con la conquista del titolo

MotoGP: Marc Marquez nominato Shōgun Ducati a Motegi da Gigi Dall'Igna

Se Marc Marquez dovesse vincere il suo 9° titolo mondiale, il 7° in MotoGP in Giappone, non sarebbe la prima volta.

Marc infatti ha ricevuto la Katana a casa della Honda, correndo per HRC, ben tre volte: nel 2014, 2016 e 2018.

Nel 2014 si laureò campione del mondo per la seconda volta consecutiva, con tre gare di anticipo sul termine della stagione. Chiuse l’anno con un totale di 13 vittorie, nuovo primato assoluto di successi in una singola stagione nel motomondiale (il precedente primato era di Doohan, quando nel 1997 vinse dodici gare) e con il record anche per quanto riguarda le pole position, nuovamente 13. In totale ottenne 362 punti, distaccando di 67 punti il secondo in classifica, Valentino Rossi.

Il 2016, invece, è l'anno del terzo titolo iridato nella MotoGP per il pilota spagnolo, il quinto in carriera. Vince ‘solo’ cinque Gran Premi, ma si ritira una sola volta, in Australia e sale sul podio 12 volte su 18 gare, chiudendo con 298 punti, davanti a Rossi a quota 249.

Nel 2018 vince per la terza volta il titolo in Giappone con tre gare di anticipo. In Stagione ottiene 14 podi e 9 vittorie su 18 gare con 321 punti su Dovizioso a ruota 245.

Marquez ha conquistato otto podi in MotoGP a Motegi, tra cui le tre vittorie di cui abbiamo parlato. Ha mancato il podio solo due volte nelle sue 10 visite al circuito in questa classe, finendo quarto nel 2015 e nel 2022. A Motegi Marquez si è qualificato due volte in pole position: nel 2019 e 2022.

Come ultima nota: l’anno passato alla guida della Ducati GP23 Marquez salì sul podio della sprint a tre decimi da Bagnaia, con Bastianini secondo. Nel Gran Premio, invece fu ancora 3 a poco meno di quattro secondi da Bagnaia che vinse davanti a Martin. Se vincesse quest'anno il GP del Giapponese sarebbe la 100esima vittoria in carriera.

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