Il ritorno in Austria presenta dei punti interrogativi per Maverick Vinales, reduce da una assenza forzata dovuta all'infortunio subito al Sachsenring. Il primo riguardante il test medico per poter affrontare il weekend di gara, il secondo riguardo alle proprie condizioni fisiche su una MotoGP, "una bestia diversa", commenterà ai giornalisti. Lo spagnolo che da inizio stagione è stato tra i primi a capire come sfruttare al meglio le potenzialità della sua nuova KTM, ha così dovuto rinunciare all'appuntamento di Brno, un circuito in cui la casa di Mattighofen ha incassato due bei risultati grazie alle prodezze di Acosta, sul podio sia al sabato che alla domenica. Risultati che hanno gettato benzina sul fuoco della competitività di Maverick, teso ora al recupero per tornare a competere come prima dell'infortunio.
"Sto bene, questo pomeriggio affronterò il check medico - esordisce Vinales - sono passate cinque settimane dall'infortunio e tutto procede secondo i piani. Purtroppo questi infortuni hanno un decorso lungo, si parla forse di sedici settimane per guarire al 100%, quindi essere già qui è una vittoria. Ovviamente sono qui per mettermi alla prova, ritrovare il feeling con la moto, tutto dipenderà dal test di questo pomeriggio anche se io mi sento pronto a superarlo. Sarà un weekend da affrontare con intelligenza, ma sono contento di essere tornato, penso di poter essere veloce ma in questo momento lo strumento migliore sarà la forza mentale. Cercherò di rimanere positivo e sono contento anche per il team, hanno avuto un ottimo weekend a Brno. L'ambiente è cambiato, questo mi dà molta motivazione a guarire il prima possibile".
Come hai vissuto la forzata assenza a Brno?
"Ci sono cose su cui non si ha il controllo. Su ciò su cui invece ce l'ho, ho lavorato ventiquattro ore al giorno per tornare in forma il prima possibile. I risultati del team a Brno sono stati un ottimo carburante per me ed una grande motivazione. Per il progetto è positivo, e quando si è casa si ha la chance di osservare e di capire alcune cose. Sono abbastanza ottimista quindi, anche se il recupero sarà ancora lungo".
Fisicamente che sensazioni hai?
"Mi sento davvero bene, ho avuto un intero mese per me stesso, e la mia famiglia, quindi mi sento al 100%. Si tratta più che altro di tempo, sopratutto per la mobilità. So che posso compensare la forza usando altre parti del corpo, ma la mobilità è un altro discorso e la spalla è uno dei punti più complicati, ma questo è normale. Quando mi è uscita la spalla hanno dovuto mettere dei punti, quindi ora sono un po' rigido ma mi sento bene. Ho anche fatto alcuni giri in moto e tutto sembrava nella norma, ma la MotoGP è una bestia completamente diversa, quindi vedremo come sarà".
Cosa ne pensi del controllo di stabilità in MotoGP?
"Nel mio caso è stata una caduta legata al gas, in quel frangente il controllo di stabilità non fa nulla. E' stata una delle tipiche cadute sul bagnato, quando la gomma non è ancora in temperatura e sto spingendo oltre il limite, sono cose che possono succedere. Ovviamente la sensazione ora è di dover nuovamente "scalare la montagna", ma va bene, non è la prima volta che mi succede e sono davvero motivato a tornare al vertice di nuovo".
E' il tuo primo grosso infortunio da alcuni anni.
"L'ultimo è stato nel periodo del covid, quindi ebbi molto tempo per recuperare ed anche così non si sapeva se avremmo corso. Quindi si è un qualcosa di nuovo, ma si tratta solo di mantenere l'atteggiamento mentale giusto, ed è una occasione per tornare e diventare un pilota ed una persona migliore. Forse ora non lo vedo ancora ma tra qualche mese penso che sarà così. Questo è anche un anno di apprendimento sulla KTM, qui sto imparando molto ed osservare anche dall'esterno aiuta molto a capire la direzione da seguire".





