In Gara 2 della Supersport spetta a Can Oncu proseguire sulla medesima scia di gloria dei compatrioti in SBK e Moto2. Il portacolori di Evan Bros issa, accanto a quella di Toprak, un’altra bandiera turca sotto il cielo cenerino d’Inghilterra.
Da favorito partiva Stefano Manzi: Gara1 se l’era presa di muscoli e testa. In Gara2 ci si attende lo stesso epilogo, ma al via Oncu gli strappa la cima della corsa. Alla fine del primo giro Manzi lo bracca, vicino, troppo vicino, fino a toccare il turco nel penultimo tornante. Rischia di stendersi l’italiano, scivola indietro, sedicesimo. Rimonterà, fin dove può, fin dove gli riesce. Chiuderà settimo. In Campionato è ancora saldamente al comando, +45.
Si torna in pista. Davanti la corsa prende forma. Booth-Amos approfitta dei disordini tra Manzi e Oncu e prova scappare via. Come ieri, l’inglese sogna, sfiora la beatitudine di chi trionfa in patria. Ci crede, spinge, incide giri veloci sul cronometro. Ma paga: la gomma posteriore gli si sbriciola a metà gara. La Union Jack da sbandierare davanti a tutti si allontana, diventa piccina, si ripiega su di sé e scompare. Nel frattempo Oncu fiuta il sangue perso dalle Pirelli ferite dell’inglese e nel finale prima le acciuffa, poi le sbrana e vince. Booth-Amos accumula un doppio argento che in bocca sa di amaro.
Il bronzo se lo prende Lucas Mahias, come ieri. Prima metà di gara all’attacco, segugio di Oncu. Nel finale crolla.
Masia, con la Panigale V4 del team Orelac, si prende i piedi del podio dopo una corsa di botta e risposta con Roberto Garcia. Lo spagnolo del team GMT-94 in due gare tanto velocemente si è adattato alla Supersport ed ora già punzecchia i big col musetto della sua R9.
Sesto arriva Oettl e alle spalle di Manzi è lotta di sibili acuti nella zona alta del contagiri fra i 600 vecchia scuola di Alcoba e Perolari, 8° sul Ninja ZX-6R e 9° sul CBR600. Decimo Mattia Casadei, miglior MV Augusta, chiude una top10 che è uno spaccato d’equilibrio: sei moto diverse nelle prime 10.
Non vedono la bandiera a scacchi Schrotter, Taccini, Power e Tuuli.
La classifica della Supersport






