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SBK, Bautista: "Ho problemi a trovare una moto. Porto con me 7 kg di zavorra"

"Il regolamento è ingiusto, ma lo decidono i costruttori. Ho delle opzioni per fare delle wild-card in MotoGP, ma vorrei continuare a correre qui a tempo pieno. Ducati? La porta non è chiusa". Bulega: "Donington non favorevole alla Ducati? Nemmeno Cremona e abbiamo vinto"

SBK: Bautista:

Era lo scorso martedì quando Alvaro Bautista ha affidato ai canali social uno sfogo molto diretto circa l’ingiustizia e l’iniquità poste, secondo la sua opinione, alla base del sistema regolamentare della Superbike. Il focus del post è chiaramente la regola sul peso minimo dell’addizione moto-pilota che dallo scorso anno, entrando in vigore, ha evidentemente piallato verso il basso le prestazioni del due volte Campione del Mondo. In questo giovedì di vigilia, che apre le porte al week-end di Doninghton, lo spagnolo è stato incalzato dalla stampa e tornando sui temi ci ha tenuto a fare alcune puntualizzazioni, oltre a fornire la sua idea su quello che da domani potrà attenderlo tra i cordoli della pista inglese.

“È sempre bello essere qui, perché Donington era il mio tracciato preferito quando correvo in 125 e 250. Infatti è proprio qui che ho conquistato i miei primi punti iridati e il mio primo podio in 125 nel 2004. Ho dei ricordi molto belli, ma adesso è diverso con la Superbike. La pista è migliorata molto quando è stata riasfaltata un paio di anni fa e ci si può divertire di più alla guida. Questo non è certamente un tracciato semplice, perché ci sono curve di ogni tipo. La prima parte è molto veloce, mentre l’ultima è molto stretta e frenate brusche. Quindi è difficile trovare un buon bilanciamento della moto, per non perdere in nessuna delle due aree. Sinceramente, arrivo qui senza aspettative. Fortunatamente tra l’anno scorso e quest’anno ho migliorato le mie sensazioni in sella, ma ricordo che quello della passata stagione è stato un fine settimana molto difficile. Non avevo un buon feeling e non riuscivo a guidare la moto come volevo. Vedremo come andrà quest’anno. Proverò a trovare un buon feelng già dal venerdì e poi a migliorare in ogni stagione”.

La settimana scorsa sui tuoi social hai pubblicato un post abbastanza duro nei riguardi del regolamento attuale della SBK, che secondo te arriva a discriminare i piloti più leggeri.
Sì, per me non è una cosa giusta. E' una discriminazione per un pilota leggero, perché alla fine questo è il mio fisico e non è giusto che a causa del mio fisico abbia un handicap che altri piloti non hanno. Questo è uno sport e devi fare il tuo meglio con il corpo che hai. Per me non è corretto essere penalizzato a causa del mio fisico. Negli ultimi 2 anni mi dicono “non performi come prima”, ma è perché non sono nella stessa situazione. Voglio dire alle persone quali sono le mie sensazioni: non ho un buon feeling. Corro, faccio le gare, ma avverto un senso di ingiustizia. Nelle categorie minori questo sistema è più comprensibile perché c’è meno potenza e le moto pesano meno. Ma nelle categorie maggiori, con moto di questo peso, non ha senso. Inoltre è chiaro quanto questo scoraggi i piloti leggeri a venire in SBK, mentre in MotoGP questo non accade. L’anno scorso avevo parlato con Carmelo e anche lui non era d’accordo, il problema è che in SBK i costruttori decidono le regole, in MotoGP invece no. Negli anni ho capito che questo Campionato per andare avanti ha bisogno del supporto dei costruttori, che quindi hanno più potere. Anche io sarei d’accordo nel rendere il Campionato più equilibrato possibile ma questo metodo non è quello giusto perché finisce solamente per penalizzare i piloti più leggeri e non bilanciano il rendimento delle moto".

Credi che la questione zavorra possa essere una delle cause che ha portato Ducati a non rinnovare il tuo contratto?
"Non credo, Ducati conosce la realtà delle cose".

Hai già delle opzioni alternative sul tavolo per il prossimo anno?
"Sicuramente ora che sono libero sto parlando con altri costruttori perché voglio continuare a correre. Sono tranquillo ma non nego che sto avendo dei problemi e non ho ancora nulla sul tavolo. Per fortunata ci sono molte moto libere per il prossimo anno, quindi non sono molto preoccupato. Il problema è che porto con me 7 kg da aggiungere alla moto. Questo è il grosso problema, perché tutti i costruttori con cui ho parlato non potrebbero usare la moto standard. Se aggiungi quel peso, la moto si trasforma, diventa un’altra moto, credetemi. Ora è un mio problema, ma nel futuro coinvolgerà altri piloti e non è giusto. La cosa più importante per me sarebbe tornare al regolamento normale, perché ritengo che questa norma sia ingiusta per i piloti più leggeri. Sono più preoccupato per questo che per trovare una sella. Ci sono tante moto libere e con Ducati la porta non è chiusa. Dobbiamo continuare a parlare e vedere cosa succede. Il mio primo obiettivo è continuare a correre e il secondo continuare a correre qui in Superbike. Vedremo cosa succederà”.

Se il regolamento non dovesse cambiare il ritiro diventerebbe un'opzione o inizieresti a guardare altri campionati?
“Al momento io voglio continuare a correre, sono motivato. Devo anche dire che ho delle opzioni per passare in MotoGP, non come pilota titolare, ma con la possibilità di fare delle wild card. Tuttavia, come ho detto, il mio obiettivo è restare un pilota a tempo pieno in SBK".

E correre nell’IDM o nel CIV?
"Per 3 milioni all’anno potrei pensarci (ride ndr)".

Bulega: "Donington non favorevole a Ducati? Non lo era nemmeno Cremona"

Dall'altra parte del team Aruba c'è invece Nicolò Bulega. Il leader della classifica ha una situazione contrattuale opposta a quella di Alvaro, avendo da poco rinnovato con la casa di Borgo Panigale, la quale lo ha anche selezionato come tester dei nuovi prototipi MotoGP in vista del 2027. Tuttavia, al momento, la priorità assoluta è nel Camptionato SBK ed è quella di contenere o evitare il rientro di un Razgatioglu dominatore a Misano, dove invece Nicolò ha raccolto meno di quanto si aspettasse. 

Mi sento bene per il fine settimana, abbiamo avuto una pausa un po’ troppo lunga per i miei gusti, sono contento di poter tornare a correre. Sono felice perché il tempo sembra molto buono ed è un po’ strano qui in Inghilterra. Siamo felici e spero di fare del mio meglio”.

Questa storicamente non è una delle migliori piste per Ducati, mentre Toprak ci ha vinto 9 volte. Tu però l'anno scorso, all'esordio, hai fatto un doppio podio.
La storia dice che questo non è un circuito favorevole a Ducati ma quest’anno abbiamo visto che a volte la storia sbaglia. Cremona non era una pista sulla quale pensavo di poter fare bene ma alla fine ho vinto tre gare, fatto la pole ed il record della pista e probabilmente è stato il nostro miglior weekend dell’anno. Questo è un altro circuito come Cremona e speriamo di ripeterci”.

Nella seconda metà di stagione ti aspetti che il duello con Razgatioglu continui identico?
"Sappiamo che Toprak qui è molto forte e che sta lavorando bene con BMW. È il nostro rivale più forte, credo che quest’anno anche noi siamo più forti. Io penso solo a cercare di essere più veloce”.

Se le strade tra Ducati e Bautista dovessero dividersi, l'anno prossimo preferiresti al tuo fianco un pilota d'esperienza o un debuttante, magari dalla Moto2?
“Non penso molto a chi potrebbe essere il mio compago, ho un buon rapporto con Alvaro. Se Alvaro restasse con noi l’anno prossimo sarei felice”. 

 

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