La notizia ve l’abbiamo data ieri: Ducati ha deciso di far valere la clausola presente nel contratto con Alvaro Bautista per uscire dall’accordo che prevedeva un’opzione per il 2026. La situazione Ducati sul fronte Superbike è abbastanza chiara: Nicolò Bulega rimarrà un altro anno, poi potrebbe saltare in MotoGP, qualora i test con la 850 dovessero dare il riscontro sperato.
Al tempo stesso, nel momento in cui Bautista avrebbe continuato per un'altra stagione, Ducati si sarebbe ritrovata a fine 2026 senza due piloti per il Campionato seguente. In poche parole ci sarebbe stato un team da rifondare, anche se la Panigale V4 è senza dubbio la moto con il maggiore appeal nel paddock.
Ducati e Aruba hanno quindi fatto una scelta ragionata, pensando ovviamente anche al budget ridotto che viene destinato alla SBK, giocando d’anticipo. A tal proposito si è deciso di guardare in prospettiva, salvaguardando un talento come Nicolò, a cui è stato destinato un ritocco contrattuale per il 2026 e pianificare già da ora il 2027.
Nelle prossime settimane ci sarà quindi da capire come Domenicali, Dall’Igna e Cecconi si muoveranno per stabilire la strategia da attuare. Visto che il cavallo vincente è già presente in casa, ovvero Nicolò Bulega, si potrebbe magari puntare su un giovane da far crescere. Al tempo stesso si potrebbe affiancare al numero 11 un pilota già formato, che conosce bene il paddock delle derivate.
Su questo aspetto c’è solo l’imbarazzo della scelta, perché quasi tutti i piloti sono in scadenza tranne che Lowes e Bassani, già sotto contratto con Bimota, così come Locatelli con Yamaha.





