Se c’è un pilota che ha vissuto il GP del Qatar con il cuore in gola, quello è Fabio di Giannantonio. Prima il contatto con Alex Marquez, poi l’episodio con Jorge Martin non solo lo hanno fatto scivolare in sedicesima posizione, ben lontano da dove avrebbe voluto e potuto chiudere, ma soprattutto gli hanno fatto vivere istanti da incubo.
“Ero molto davanti ad Alex e lui mi ha colpito. Non lo ha fatto certamente apposta, ma errori del genere, in MotoGP sono un po’ al limite. Mi ha messo in una situazione pericolosa e ho rischiato di farmi molto male. Un Long Lap Penality non è sufficiente per una manovra del genere”, il suo sfogo a proposito del colpo ricevuto dal portacolori della Gresini Racing.
Addirittura più ansiogena è stata la situazione vissuta con Jorge, al rientro dopo i due infortuni rimediati in inverno e ora di nuovo costretto a stare fuori chissà per quanto tempo vista la gravità di quanto avvenuto a Lusail.
"Me lo sono trovato steso davanti alla mia moto mentre andavo tra i 160-180 km/h – il racconto dell’inevitabile toccata al campione del mondo, appena scivolato alla curva 12 e al momento del passaggio del pilota VR46, ancora a terra - E' stato molto brutto quello che ho visto, la scena peggiore della mia vita e vorrei che facesse riflettere tutti. Dobbiamo essere solamente grati che stia bene. Ero davvero spaventato a fine gara e mi sono fermato al box Aprilia proprio per sincerarmi delle sue condizioni”.
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