Aron Canet vince di rimonta, caparbia e velocità dopo una partenza horror che lo aveva visto arretrare sino alla quattordicesima posizione. Con la quinta vittoria di carriera in Moto2, Canet artiglia anche la testa del mondiale, sfruttando a pieno l’errore di Jake Dixon, che a 6 giri dalla fini rotola in terra. Lo spagnolo del team Fantic ricostruisce la gara sommando all’aggressività dei sorpassi la regolarità di un ritmo spoglio di imperfezioni. Due i momenti clou della sua corsa: il primo al sesto giro, quando lo spagnolo è già pronto a prendersi la top5 sopravanzando la Boscoscuro di Jake Dixon; il secondo a 4 giri dalla fine, con il numero 44 che approfitta dell’uscita larga di Deniz Oncu da curva 14 e si prende la testa della corsa.
Il turco, dopo aver nutrito sogli di gloria durante la fase centrale della gara, deve arrendersi al ritmo del nuovo leader e “accontentarsi” del piazzamento d’onore.
Manu Gonzalez in gara non si dimostra all’altezza del giro record fatto segnare nelle qualifiche e si ritrova ad attendere il quindicesimo di diciotto giri per strappare l’ultimo gradino del podio a Dani Holgado, di gran lunga miglior rookie in questo inizio di Campionato.
Il team Italtrans chiude la Top5 grazie alla risalita di Diogo Moreira dalla dodiseima casella dello scghieramento. Il portoghese la spunta su Barry Baltus, che chiude alle sue spalle, in una bagarre serrata protratta sino all’ultimo passaggio.
Solo in settima posizione troviamo la prima delle Boscoscuro al traguardo. E’ quella di Celestino Vietti, scattato 14°, che aspetta la domenica per destarsi e riscattare i cattivi turni di prove disputati nell’arco del week-end.
Chiudono la top10 Marcos Ramirez, Albert Arenas, scivolato dalla quarta piazza di partenza alla nona sotto il traguardo, e Filip Salac, unica moto del team MarcVDS all’arrivo.
Tra gli esordienti della classe vanno a punti anche David Alonso, 11° e Collin Veijer, 13°, che precede un Senna Agius costretto ad effettuare ben tre long lap penalty dopo averne sbagliato il primo inflittogli per jump start. Non trova redenzione la trasferta qatariota di Tony Arbolino, in ombra durante tutto il fine settimana e ventesimo quest’oggi, dietro finanche al rientrante Sergio Garcia.
Oltre a Jake Dixon, il quarto appuntamento della stagione termina prima della bandiera a scacchi anche per Ayumu Sasaki e Darryn Binder, quest’ultimo ritiratosi al settimo giro per un problema tecnico in pieno rettilineo.