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Moto2, Arbolino: "Pramac è un team di ex piloti, è bello parlare la stessa lingua"

"Tra Boscoscuro, De Angelis e Borsoi ci capiamo al volo. Fiero di essere su una moto italiana. Quartararo? Già gli volevo bene, ora che entrambi siamo legati a Yamaha ancora di più. La MotoGP? il futuro resta un’incognita"      

Moto2, Arbolino: "Pramac è un team di ex piloti, è bello parlare la stessa lingua"
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Non solo Fabio Quartararo e Alex Rins, il giorno della presentazione ufficiale della nuova M1 MotoGP è stato l'occasione anche per togliere i veli alla Blu Cru Pramac Yamaha al debutto in Moto2 con Izan Guevara, ma soprattutto con il nostro Tony Arbolino.

Il vice-campione di categoria del 2023, che arriva dal team Marc VDS, ha salutato con un certo entusiasmo il cambio casacca e neppure si è nascosto quando ha parlato degli obiettivi. 

Com'è essere qua?
"E' un bell’evento, molto emozionante. Cambiare aria era ciò che mi chiedevano il mio corpo e la mia mente. E’ stato tutto molto semplice comunque. I dirigenti della squadra avevano voglia di fare qualcosa di nuovo e la loro determinazione è ciò che mi ha convinto. Io stesso avevo bisogno di un rinnovamento e sono molto motivato e felice di essere qui".

Nuovo team, ma anche una nuova moto, dalla Kalex alla Boscoscuro...
"Sono contento. Apprezzo molto Luca come persona e poi essendo una moto italiana la sento un po’ mia. Tutti i ragazzi della squadra lavorano molto bene. Devo dire che le sensazioni sono migliori che in passato. Ho trovato un sacco di aspetti positivi. La moto poi è campione del mondo, di conseguenza credo abbia già tutto per vincere. Ci manca solo un po’ la messa a punto , ma la base è già ottima".

Tra Boscoscuro, De Angelis e Borsoi, avrai sempre a che fare con ex colleghi...
"L'aspetto positivo è proprio aver a che fare con tre persone che hanno corso in passato e andavano forte. Quello che tu dici loro lo sanno già. Diventa più facile interagire e spiegare eventuali problemi. Si parla la stessa lingua. Per adesso è tutto molto bello".

Alle spalle adesso hai Yamaha. Credi che sia il posto giusto per poter fare il salto dalla Moto2 alla MotoGP?
"Diciamo che mi ispira il progetto, il futuro resta invece un’incognita. Non vedo l’ora di scendere in pista".

Com’è essere nel mondo di Quartararo?
"Bello perché ho un ottimo rapporto con lui, ma vederlo da vicino è ancora meglio. Già gli volevo bene ed ero affezionato a lui, però adesso di più. Sono davvero fiero di essere qui".

Quali sono i piloti da tenere d’occhio nel campionato che sta per cominciare?
"Come ogni anno ci sarà chi esce bene all’inizio e poi si perde, per cui è difficile fare previsioni. E’ una categoria complessa. Io comunque ci sono. Credo in me, nella moto e nella squadra, dunque credo si possa fare un bel lavoro".

Infine, cosa ti manca ancora?
"Sulla carta niente, poi vedremo in corso di stagione. Si va avanti convinti al 100%".

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