Le prime cinque tappe della Dakar finora disputate non sono state particolarmente favorevoli per gli italiani impegnati nella categoria moto. Per trovare il primo dei nostri connazionali dobbiamo scendere alla posizione 44. Tommaso Montanari, giunto ormai alla sua terza esperienza nel deserto, ha vissuto una settimana di alti e bassi. Alla guida della sua Fantic XEF 450 Rally Factory ha commesso qualche errore di navigazione nella prima tappa e nella seconda si è reso protagonista di una rovinosa caduta che gli ha provocato forti dolori al torace e alla schiena tanto da faticare a respirare. Aiutato dagli antidolorifici, nei giorni successivi è riuscito un po’ a recuperare e a limitare i danni e oggi si trova a 7 ore e 10’ dal leader della generale Daniel Sanders su KTM.
Cinquantunesimo complessivo Andrea Winkler su KTM 450 Rally Replica, mentre Tiziano Internò su Honda CRF 450 Rally è poco più indietro in 56esima piazza; settantunesimo Manuel Lucchese su Husqvarna 450 Rally Replica del team Rebel X, mentre Cesare Zacchetti su Kove 450 Rally Ex è 75esimo.
Soltanto 94esimo Ottavio Missoni. Il nipote del celebre stilista nonché compagno di squadra proprio del piemontese nel Kove Team Italia e come lui impegnato nella categoria Malle Moto dove non è prevista assistenza tecnica, ha accusato delle difficoltà nel corso della quarta giornata rimanendo bloccato lungo un tratto pietroso. A quel punto si è verificato un episodio che soltanto in una maratona come la Dakar si può ammirare, ovvero l’organizzatore della corsa David Castera è intervenuto in prima persona per aiutarlo a “liberare” la moto.
Vittima di un nuovo incidente nella tappa 5 per cui è stato sottoposto a controlli medici Paolo Lucci, 100esimo, ripartirà comunque regolarmente sabato mattina. Descrivendo sui social questa prima parte di raid come una “montagna russa”, il pilota dell’RSMoto Honda Rally Team ha evidenziato le criticità date dalla scarsa visibilità e dalla massiccia presenza di massi appuntiti.
Centosedicesimo su KTM 450 Rally Replica della Zeranta Iader Giraldi il quale, oltre ai problemi di navigazione che finora hanno caratterizzato la sua prova, ha dovuto fare i conti anche con le minacce di un allevatore di cammelli armato di mitra, mentre si trovava in sosta al bivacco al termine della seconda giornata rivelasi decisiva per Lorenzo Maestrami dell’RSMoto Honda Rally Team costretto al ritiro.