Conclusa la sua carriera da pilota a tempo pieno di MotoGP, Aleix Espargaró si calerà in una nuova realtà nel 2025. Oltre a ricoprire il ruolo di collaudatore del team Honda, il catalano intraprenderà infatti una nuova avventura nel ciclismo, affrontando qualche gara di seconda categoria in veste di ambasciatore del team Lidl-Trek.
In tanti sono rimasti sorpresi dal cambio di rotta di Espargaró e dalla sua decisione di lasciare il team Aprilia dopo esserne stato “il Capitano” per ben otto stagioni, ma non suo fratello minore Pol. Perfettamente consapevole di ciò che si trova ad affrontare un pilota di MotoGP, stagione dopo stagione, e dei pensieri che hanno affollato la mente di suo fratello, il 33enne ha spiegato ciò che lo ha spinto a iniziare un nuovo capitolo della sua carriera.
“Aleix cercava qualcosa di simile” ha affermato Pol, come riporta la testata spagnola TodoCircuito. “È davvero difficile immaginare la pressione che questi ragazzi hanno ogni giorno per ottenere risultati. Sono esigenti durante i fine settimana di gara, ma anche nel loro stile di vita” ha sottolineato il collaudatore KTM, che proprio quest’anno ha sperimentato sulla sua pelle quella vita fuori dal paddock che ora attende anche suo fratello: “Aleix è arrivato a un punto in cui aveva molte cose in mente, pensando a ciò che avrebbe voluto fare in futuro. Vuole stare con la sua famiglia. Gli piace anche il ciclismo e vuole fare qualcosa prima di essere troppo vecchio. Vuole sperimentare cose diverse nella vita, il che è comprensibile dopo tanti anni”.
Avendo corso per la Honda nel biennio 2021-2022, Pol non fatica a comprendere nemmeno l’elettrizzante sfida in cui ha deciso di imbarcarsi Aleix, dopo aver svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’Aprilia RS-GP:“Andare in Honda e farli vincere di nuovo o riportarli di nuovo al vertice è un obiettivo incredibile, una grande avventura”.
Ma il minore degli Espargaró è convinto che la Honda dovrà curare al meglio ogni dettaglio per poter restituire alla RC213V quella competitività che le ha permesso di vincere sei Mondiali con Marc Marquez.
“So che stanno lavorando, ma non è solo una questione di lavoro, di risorse o di quanti soldi si hanno a disposizione per raggiungere il risultato. È tutto un’insieme: come si lavora, come è l’organizzazione, come sono i test. Perché i test sono una parte molto importante di questo sport” ha commentato, sottolineando l’importanza rivestita dai collaudatori nella MotoGP attuale: “I piloti corrono due volte a fine settimana, quindi non hanno tempo per i test. Ecco perché avere un team di collaudatori forte è fondamentale per i progressi dei costruttori”.